E’ trascorso quasi un anno esatto dal ritorno a Salerno del Direttore Sportivo Angelo Fabiani. Nel mezzo la vittoria di una Coppa Italia Lega Pro, i play-off sfumati a Frosinone e ora il primo posto in classifica. “Dicembre è tempo di bilanci ma vorrei innanzitutto rivolgere l’augurio a tutti di un 2015 ricco di salute e prosperità e che possa regalare grosse soddisfazioni e tanta serenità”.
Che giudizio dà a questo 2014 che sta per concludersi?
“Direi che il bilancio sia né positivo né negativo. Parlerei invece di un buon campionato fin qui disputato, d’altronde le somme nel calcio vanno necessariamente tirate al termine della stagione. E’ chiaro che ora, in virtù dell’attuale classifica, le responsabilità sono aumentate così come le aspettative nei nostri confronti”.
Come giudica l’operato di mister Menichini?
“Fino a questo punto della stagione credo che lo staff tecnico abbia fatto un buon lavoro, ma guai ad abbassare la guardia: da qui alla fine ci attendono tutte finali e ogni distrazione potrebbe costarci cara”.
La squadra sta soddisfacendo le attese?
“Credo che questo gruppo abbia assimilato a pieno i concetti impartiti dalla Proprietà e abbia compreso quelli che sono i valori di un’intera tifoseria: lottare senza tregua fino alla fine di ogni partita”.
C’è qualcuno in rosa che l’ha impressionata più degli altri?
“I magazzinieri, due persone encomiabili che non fanno mai mancare il loro contributo allo staff e ai calciatori”.
E’ il campionato che si aspettava?
“E’ sicuramente un campionato duro, difficile, ostico. Come ho sempre detto vincerà questo torneo chi sarà più regolare, costante e comunque chi avrà la meglio lo farà con pochissimi punti di distacco sulla seconda”.
Tra le dirette concorrenti chi la preoccupa di più?
“Sempre il prossimo avversario”.
Preoccupato dalla ripresa dopo la sosta natalizia?
“Ci attendono due trasferte insidiosissime a cominciare da Caserta dove troveremo una squadra che ha in organico giocatori di categoria superiore, un presidente ambizioso e un tecnico bravo e preparato. Pertanto non sarà una passeggiata di salute ma dovremo tenere molto alta la guardia”.
Giampietro Perrulli da ieri si sta allenando con i granata in attesa di formalizzare l’accordo. Che giocatore è l’attaccante romano?
“E’ un calciatore di indiscusso valore, voluto dal tecnico e che sicuramente ci darà il suo importante contributo nel girone di ritorno. E’ un giocatore molto duttile che può agire sia da centrale che da esterno che da trequartista”.
Per quanto concerne il mercato in entrata cos’altro è lecito aspettarsi in casa granata?
“In questi giorni sto leggendo tanti nomi che vengono accostati alla Salernitana. Già in passato ebbi a dire con forte preghiera di non prestare il fianco a queste voci che possono destabilizzare un gruppo fin qui affiatato. Del resto una considerazione credo vada fatto a tal proposito: proprio non riesco a capire come mai la Salernitana debba prendere quattro o cinque giocatori. Si parla tanto del reparto avanzato quando sono convinto che i vari Mendicino, Calil, Negro, Gabionetta e Nalini rappresentino un patrimonio importante nell’economia di questa squadra così come il reparto centrale e non ultimo la difesa, con giocatori intercambiabili di provata esperienza in categorie superiori”.
Mister Menichini in conferenza ha lasciato più volte intendere di aspettarsi innesti importanti dalla finestra di mercato di Gennaio.
“E’ chiaro che se si apriranno spiragli interessanti per qualche giocatore, così com’è stato per Perrulli, valuteremo attentamente con la Proprietà il da farsi ma ritengo anche che migliorare un gruppo di per sé buono non sia certo cosa facile”.
Ci saranno movimenti anche in uscita?
“Innanzitutto tengo a ribadire che siamo abituati a rispettare i contratti. I Presidenti hanno più volte ribadito che questa rosa vada innanzitutto sfoltita e come terminale di pensiero della Proprietà non posso che rispettare quelle che sono le loro indicazioni. Ho sempre detto di essere al servizio della Salernitana e della Proprietà e non viceversa come in passato qualcuno aveva provato a far intendere. Lavoreremo anche sul fronte in uscita cercando di trovare un’alternativa a chi fin qui ha trovato meno spazio nel progetto tecnico”.
Presso il Campo Volpe e la Sede Sociale sono apparse alcune scritte di sostegno a Mounard. Come le commenta?
“David Mounard è un giocatore della Salernitana in forza di un contratto. Ringrazio gli autori di queste scritte che hanno contribuito a ricordarmelo”.
Alessandro Volpe è stato il primo protagonista nel mercato in uscita, chiedendo e ottenendo la rescissione consensuale.
“Volpe è un bravissimo ragazzo e un grande professionista. Sul mancato rinnovo del contratto da lui auspicato credo che la rescissione chiesta e ottenuta la dica tutta circa la volontà di Alessandro di rimanere a Salerno”.
Il suo rapporto con Lotito e Mezzaroma?
“Posso soltanto dire che sono due attentissimi osservatori, imprenditori seri e capaci che stanno investendo molto a Salerno e per questo vanno ringraziati”.
Manca una gara al giro di boa: quali sono i pericoli maggiori di questo campionato?
“Le insidie maggiori possono derivare da un eventuale calo di concentrazione da parte dei nostri calciatori ma sono convinto che in tutti noi ci sia la consapevolezza della responsabilità che siamo stati chiamati ad assumerci”.
Intanto la media spettatori sia all’Arechi che in trasferta continua a crescere. E’ l’emblema del lavoro positivo che si sta svolgendo?
“Il calore dei salernitani per me non è una novità. E’ chiaro che nella vita si riceve per ciò che si da e i risultati camminano inevitabilmente di pari passo nel binomio squadra-tifoseria”.
Qual è il suo giudizio sul 2014 del vivaio granata?
“Quando parlo di settore giovanile sono abituato a non guardare i risultati e le varie classifiche quanto mi preme constatare la crescita sia essa tecnica che comportamentale. Ci apprestiamo ad iniziare un nuovo percorso di formazione al quale si dovranno uniformare sia i giovani calciatori che i tecnici. Citando Briatore: chi non ha il profilo giusto, è fuori”.
Cosa si augura per il 2015?
“Viviamo in un momento storico molto delicato, dove i problemi di ogni genere non si contano a iniziare dal lavoro. Auguro a tutti un felice anno nuovo che sia ricco di positività”.
“In conclusione mi sia anche consentito ringraziare la famiglia Salernitana e tutte le persone che quotidianamente lavorano dietro le quinte senza le quali sarebbe impossibile mandare avanti tutta l’organizzazione. I risultati non sono mai figli di un singolo ma di un lavoro d’equipe”.