Salernitana, da Margiotta a Raimondo. Parla il papà - Le Cronache Salernitana
Salernitana Ascea

Salernitana, da Margiotta a Raimondo. Parla il papà

Salernitana, da Margiotta a Raimondo. Parla il papà

Enzo Sica

 

C’è un filo conduttore che unisce il nuovo attaccante della Salernitana, Antonio Raimondo e la nostra provincia. Le origini familiari, quelle di papà Pietro e di mamma Rossella. Sono entrambi cilentani visto che tra  Ascea sul mare e Ceraso dove sono nati i suoi genitori ci sono davvero pochissimi chilometri di strada. Anche se Antonio e il fratello minore, Tommaso (che gioca anche lui già a calcio), sono nati a Ravenna dove il papà lavora (presta servizio nella guardia di finanza) da circa 30 anni la squadra di calcio della Salernitana è sempre stata in cima ai pensieri dei Raimondo. Figurarsi adesso che questo attaccante mancino di belle speranze, 20 anni (compirà 21 anni a marzo) indosserà la gloriosa casacca granata che lì, nel Cilento che ha dato i natali ai suoi genitori ha avuto già un grande protagonista del passato quale è stato Vincenzo Margiotta.

Certo che la telefonata di Roberto Breda, bandiera granata e nuovo allenatore della Salernitana che esordirà in panchina proprio domenica contro la capolista Sassuolo, non poteva davvero lasciarlo indifferente.

A confidarsi proprio il papà, Pietro che era in auto con Antonio e tornavano a casa da Venezia.

<La telefonata del mister è arrivata quasi inaspettata ad Antonio mentre stavamo tornando a Ravenna dopo la gara tra Venezia e Empoli. Antonio ha una stima illimitata in Breda visto che ha giocato nella Ternana allenata dal mister. Lo conosce bene, conosce il suo metodo di gioco ma anche il suo rigore. L’approccio è stato subito positivo. D’altro canto non avrebbe mai detto di no a Breda per giocare nella Salernitana>

Ma anche Sampdoria e Palermo avevano fatto un pensierino su suo figlio?

<E’ vero, ci sono state anche delle trattative con queste due squadre ma quando lui ha avuto la certezza che Breda e la Salernitana lo cercavano non ci ha pensato su neppure una volta a dire subito sì>

Aveva poco spazio nel Venezia visto che era il sostituto del capitano lagunare Joel Pohjanpalo e, dunque, non riusciva a trovare la giusta collocazione in quella squadra di Di Francesco.

<Be, si anche perchè queste squadre di serie A  che lottano lontano dalle zone alte della classifica, le cosiddette piccole, puntano molto su calciatori di una certa esperienza. Dunque  Antonio, appena c’è stata l’opportunità nel mercato di riparazione di gennaio, di giocare in serie B,  ha scelto una piazza importante come Salerno che senz’altro lo ha reso felice>

Anche perchè potrebbe ritrovare in maglia granata un altro suo ex compagno di squadra nelle giovanili del  Bologna che è Corazza?

<Lui è convinto che anche Corazza potrà indossare la maglia della Salernitana. E’ un suo amico, hanno giocato entrambi nelle giovanili del Bologna. Infatti nella squadra rossoblù ha giocato nella under 15 dal 2018 al 2021 (precedentemente era stato nel Cesena) per poi andare in prestito alla Ternana e in questa prima parte della stagione al Venezia in serie A

Pietro da oggi, quindi, diventerà anche lei tifoso della Salernitana?

<Devo dire che lo sono da sempre. E’ chiaro che anche lavorando in un’altra Regione non ho mai smesso di seguire la squadra granata. Adesso che ci gioca mio figlio la mia attenzione sarà raddoppiata visto che mi sento salernitano a tutti gli effetti. Le festività natalizie le ho trascorse nel mio Cilento. Cosa posso aggiungere di più? Che forse già domenica verrò a seguire all’Arechi la partita contro il Sassuolo e se non ce la faccio contro la Reggiana l’altro sabato sarò sugli spalti dell’Arechi. La mia soddisfazione è davvero tanta nel vedere mio figlio con la maglia granata

La situazione di classifica della Salernitana attualmente è difficile ma Antonio secondo lei come affronterà questa sua nuova avventura nella squadra granata?

<Con grande spirito di sacrificio cercando di dare il massimo per la casacca granata che indosserà e anche per poter ripagare la fiducia che mister Breda ha avuto per lui chiamandolo per questa nuova avventura. Sono convinto che la squadra disputerà un grande girone di ritorno anche per dare quel qualcosa in più alla sua splendida tifoseria che ammiro da sempre e che non farà mai mancare l’apporto ai calciatori sul terreno di gioco in ogni circostanza>.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *