di Fabio Setta
Era il campionato di Prima Categoria, una sorta di Serie C dell’epoca, della stagione 1921/1922. Era da allora che la Juve Stabia non vinceva in casa della Salernitana. Lo ha fatto con merito 102 anni dopo approfittando delle debolezze dell’undici di Colantuono, autore di una prestazione in controtendenza con gli ultimi due match, in cui erano arrivati ben quattro punti. La differenza rispetto alla vittoria contro la Carrarese potrebbe essere quel salvataggio di Amatucci sulla linea dopo pochi minuti. Questa volta dopo pochi minuti la Juve Stabia, dopo un’occasione sprecata da Verde, ha trovato il gol con una ripartenza mortifera da corner granata, con un pasticcio dietro l’altro dei granata. La rete di Adorante ha complicato il match ma è stato il segnale delle difficoltà granata a contenere soprattutto Mussolini sull’out di destra. L’esterno di proprietà della Lazio ha messo in difficoltà prima Stojanovic, poi Ghiglione, creando diverse occasioni non sfruttate ancora da Adorante e da Pierobon. Nessun cambio, nessun particolare tentativo di rimedio da parte di Colantuono con la Salernitana che nel primo tempo ha fatto fatica a rendersi pericolosa. Maggiore a centrocampo non è Reine Adelaide e si sapeva ma nel complesso l’undici granata ha fatto troppa confusione, per di più con una manovra lenta e impacciata. Nonostante ciò, nel recupero del primo tempo, dopo un errore stabiese, Soriano ha lanciato Simy, bravo ad attendere l’arrivo di Amatucci che, grazie ad una deviazione di Ruggero, ha trovato il pari. Poteva essere l’episodio in grado di cambiare l’inerzia del match. Anche perché, dopo l’intervallo, al 52’ Verde ha avuto sul piede il pallone del vantaggio, senza però concretizzarlo. La Juve Stabia così ha ripreso in mano il match e trovando la rete del vantaggio al 72’ con Candellone, su ennesima disattenzione difensiva dei granata, con Colantuono che aveva atteso forse per i cambi. Cambi che poi hanno visto protagonista Soriano che ha lasciato il campo al rientrante Tongya. Proprio Soriano che era stato uno dei migliori in campo. Poi il tecnico ha preferito il giovane Fusco, lasciando fuori Kallon e Braaf, giocatori che al momento, con il mercato alle porte, non sembrano rientrare nei piani tecnici del club granata. Il mercato, però, a questo punto deve vedere la Salernitana protagonista. La classifica è preoccupante, con i granata in piena zona playout chiamati a riscattarsi venerdì sera ancora all’Arechi, dove sono già arrivate quattro sconfitte in nove partite, contro il Brescia. Occasione per il riscatto, ma serve anche un segnale da parte della società. La Curva Sud ha confermato i 15 minuti di sciopero, ma ora serve presa di coscienza da chi gestisce la società. Salerno non merita questi spettacoli indegni ed una classifica davvero preoccupante.
SALERNITANA-JUVE STABIA 1-2
SALERNITANA (3-4-2-1): Sepe; Bronn, Ferrari, Jaroszynski (84’ Fusco); Stojanovic (84’ Velthuis), Amatucci, Maggiore (63’ Hrustic), Ghiglione; Soriano (75’ Tongya), Verde; Simy (75’ Wlodarczyk). A disposizione: Fiorillo, Corriere, Gentile, Kallon, Ruggeri, Braaf, Sfait. All: Colantuono
JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Varnier, Bellich; Floriani Mussolini, Buglio (83’ Meli), Leone (91’ Baldi), Fortini (71’ Rocchetti); Candellone (91’ Piscopo), Pierobon; Adorante (83’ Artistico). A disposizione: Matosevic, Signorini, Di Marco, Zuccon, Gerbo, Piovanello. All. Pagliuca
ARBITRO: Ghersini di Genova (D’Ascanio di Ancona-Emmanuele di Pisa IV Uomo: Silvestri di Roma 1. VAR: Minelli di Varese. Assistente VAR: Nasca di Bari)
MARCATORI: 7’, Adorante (J), 46’ Amatucci (S), 73’ Candellone (J)
NOTE: Spettatori 10761 (quota abbonati 4563), 12 dei quali nel settore ospiti. Ammoniti: Adorante (J), Bronn (S), Buglio (J), Calci d’angolo: 5-5 (4-3 pt). Fuorigioco 0-1. Recupero 2’+1’pt, 6’st.