I consiglieri comunali di minoranza Luisa Trezza, Giuseppina Polichetti, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio denunciano “l’affare” caro estinto a Roccapiemonte. «Aumentate del 1000% le tariffe per i servizi cimiteriali. È davvero vergognoso lucrare sul caro estinto, per giunta in un periodo di grande crisi come quello che stiamo attraversando-scrivono i quattro consiglieri comunali di minoranza in una nota-. L’unica cosa fatta per il cimitero comunale in questi 7 anni e mezzo di amministrazione è stato aumentare alle stelle le tariffe, con differenze tra residenti e non residenti, manco avessimo un cimitero a cinque stelle dove si ambisce a trascorrere l’eternità. A nulla sono valse le nostre reiterate richieste di chiarimenti-continuano i consiglieri Trezza, Polichetti, Adinolfi e Ciancio – purtroppo in questo Comune non c’è confronto e non c’è dibattito, vige la dittatura politico- amministrativa, per la serie si fa come diciamo noi e basta! Dinanzi a questo ennesimo sopruso non possiamo tacere. Le tariffe sono sproporzionate anche rispetto agli altri comuni, quelle di Roccapiemonte superano di gran lunga anche quelle della città capoluogo e di tutti i paesi del circondario, morire a Roccapiemonte costa di più che in tutta la provincia e probabilmente in tutta Italia. Per una inumazione a Roccapiemonte si è passati da 50 euro a 506 euro se residenti e 812 euro se non residenti, praticamente sempre rocchesi che si sono trasferiti altrove e che vengono a riposare nella loro terra. Per una esumazione, invece, dai 206 euro sia per residenti che non residenti, si è passati agli attuali 506 euro se a richiedere l’esumazione è un residente a Roccapiemonte, per ovvie ragioni non può farlo il diretto interessato, e addirittura a 812 euro se a richiedere il servizio è un parente non residente più a Roccapiemonte, tutto ciò è semplicemente ASSURDO! Ma facciamo anche qualche raffronto con i comuni vicini, per dimostrare la fondatezza di quanto denunciato. A Salerno città per una inumazione si paga da un minimo di 60 euro ad un massimo di 85 euro, l’esumazione, invece, da 60 euro ad 88 euro, senza differenze tra residenti e non. A Pagani una inumazione costa 220euro per tutti e l’esumazione 350 euro per tutti. A Nocera Superiore 180 euro per l’inumazione, da 100 euro a 115 euro per l’esumazione a seconda della posizione della tomba, anche qui nessuna differenza di prezzo tra residenti e non residenti, alla fine stiamo parlando di persone decedute, come se la loro condizione potesse cambiare in base alla residenza dei familiari, troviamo davvero difficoltà a capire il metro di giudizio applicato nel nostro comune. A San Marzano sul Sarno l’inumazione 250 euro, l’esumazione 260 euro. A Castel San Giorgio, infine, si pagano 230 euro per l’inumazione e 340 euro per esumazione e/o traslazione. Anche qui non si fa differenza sulla residenza di chi richiede il servizio. A questo punto chiediamo all’amministrazione Pagano di spiegare e giustificare questi aumenti e di adeguare le tariffe a quelle dei comuni vicini, siamo a Roccapiemonte e non a Montecarlo! Con tali tariffe morire a Roccapiemonte è diventato un lusso. Pertanto auguriamo a tutti i cittadini lunga vita» -hanno concluso i quattro consiglieri comunali di minoranza Luisa Trezza, Giuseppina Polichetti, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio.
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