Nocera. Truffa bonus, in quattro alla sbarra - Le Cronache Giudiziaria
Giudiziaria Nocera Inferiore

Nocera. Truffa bonus, in quattro alla sbarra

Nocera. Truffa bonus, in quattro alla sbarra

Nocera Inferiore. Avrebbero raggirato lo Stato con la truffa del bonus edilizio e per questo motivo quattro indagati finiscono a giudizio ordinario mentre per altri tre le posizioni sono state stralciate e saranno giudicati separatamente: l’inchiesta fu portata alla luce dai militari della Guardia di Finanza su input della Procura. Disposto il processo dopo una serie di stralci per un’indagine partita dalla procura di Napoli nord che ha coinvolto due anni fa una quarantina di salernitani che saranno ora giudicati ognuno dal tribunale di competenza territoriale. I quattro finiti alla sbarra risiedono nell’agro nocerino sarnese a Nocera Inferiore, Pagani e Sarno. Nel collegio difensivo ci sono, tra gli altri, Giovanni Annunziata, Stanislao Sessa e Rino Carrara. Durante la fase delle indagini nell’Agro si era proseguito a sequestri presso i titolari di gelaterie, sale giochi, profumerie e ambulanti in relazione alla circolazione di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico e a canoni di locazione previsti dal Decreto “rilancio”. L’importo complessivo truffato dai 100 indagati in Campania sarebbe di 1,5 miliardi di euro di crediti falsi, originati per lo più nel biennio 2021/2022. Le fiamme gialle portarono alla luce crediti riconducibili a bonus fiscali per la riqualificazione energica, ristrutturazione e adeguamento sismico che in realtà mai eseguiti, spesso vantati da società prive di qualsivoglia consistenza aziendale e solidità patrimoniale. In alcuni casi, i lavori sarebbero stati addirittura eseguiti da società che, nell’oggetto sociale, non svolgevano i lavori di impiantistica o di costruzioni ma erano gelaterie, profumerie, sala giochi e commercio ambulante, e da persone che svolgevano i più disparati lavori o che vivevano di espedienti. E nel frattempo i legali rappresentanti di alcune società cessionarie dei crediti, di fatto mai esistite o decotte, percepivano o avevano richiesto il reddito di cittadinanza. Insomma, tuffavano sui superbonus e pur sul reddito di cittadinanza, ma erano riusciti a movimentare crediti per centinaia di milioni di euro. Ora il processo per i quattro residenti nell’Agro mentre per altri tre le posizioni saranno discusse separatamente e con ogni probabilità con la scelta di un rito alternativo all’ordinario. l’inchiesta fa seguito a ulteriori rinvii a giudizio e condanna con abbreviato per altri sei coinvolti sempre residenti nell’agro nocerino sarnese (Pagani e Sarno).

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