di Marco De Martino
SALERNO – Quello che è appena iniziato è l’ultimo week end del 2024 senza partite per la Salernitana e ovviamente per tutte le compagini del campionato italiano. Una sosta utile a Stefano Colantuono (nella foto di Gambardella) per conoscere e farsi conoscere dal gruppo prima di un autentico tour de force che chiuderà uno degli anni peggiori della storia granata. Sabato prossimo, infatti, la Salernitana sarà di scena a Reggio Emilia dove affronterà una delle corazzate di questo torneo cadetto, il lanciatissimo Sassuolo di Fabio Grosso e del campione d’Europa Mimmo Berardi. Un primo, durissimo, banco di prova per Colantuono ed i granata che darà il via ad un ciclo di sette partite in cinque settimane che dovrà necessariamente servire da trampolino di lancio in vista della riapertura della campagna trasferimenti a gennaio e dell’inizio della fase discendente della stagione. Da Reggio Emilia bisognerà provare ad uscire quantomeno indenni per affrontare poi la Carrarese all’Arechi, otto giorni dopo, con un ritrovato slancio. Tra le mura amiche la Salernitana, nell’era Martusciello appena chiusasi, ha ottenuto la miseria di 8 punti frutto di due vittorie in rimonta ed in extremis nelle prime due uscite ad agosto contro Cittadella e Sampdoria, altrettanti deludenti pareggi contro Catanzaro e Cesena e ben tre sconfitte contro le prime due della classe, Pisa e Spezia e contro il Bari nel match fatale al tecnico originario di Ischia. Va da sè che contro la Carrarese, una diretta concorrente nella corsa alla salvezza, bisognerà fare bottino pieno anche perchè da quel momento in poi il cammino per la Salernitana diventerà in salita. I granata infatti sono attesi, il 7 dicembre, dalla difficile trasferta di Modena e, otto giorni più tardi, dal derby contro la Juve Stabia all’Arechi che già si preannuncia incandescente. Le vespe, dopo un inizio fulminante nel quale hanno sfiorato la vetta della graduatoria, stanno vivendo un momento di flessione ma restano la mina vagante di questo campionato. Dopo il derby con i gialloblù la Salernitana è attesa da un altro turno casalingo che sarà anche l’ultimo giocato davanti ai propri tifosi nel 2024. Il 20 dicembre è infatti in programma la sfida all’Arechi contro il Brescia, altra formazione caratterizzata da alti e bassi ma che, come la Juve Stabia, al momento precede Ferrari e compagni. Dopo il doppio turno interno per la Salernitana ce ne sarà uno esterno che, di fatto, metterà la parola fine al 2024. Nel Boxing Day, il prossimo 26 dicembre, i granata saranno di scena a Frosinone nell’ultimo incontro del girone d’andata mentre 72 ore più tardi la Salernitana effettuerà il giro di boa a Catanzaro per il match valido per la prima di ritorno.
OBIETTIVO 10/12 PUNTI Una chiusura a dir poco ostica per la squadra di Stefano Colantuono che, per restare in media salvezza fissata a 45 punti, dovrà provare a girare ad una quota oscillante tra i 23 ed i 25 punti. Insomma bisognerà puntare ad un bottino di 10/12 punti nelle prossime sei giornate (dal Sassuolo al Frosinone), per provare ad ottenere quasi gli stessi punti racimolati finora dopo 13 turni, dunque con meno della metà delle partite a disposizione e segnando una media di 2 punti a gara: in pratica un rendimento da promozione che rende l’impresa difficile ma non impossibile per la nuova Salernitana targata Colantuono.