Si trova presso la sede di Federcepicostruzioni di via Galloppa il primo “albero eretico” piantato in Campania: un particolare manufatto in cemento bianchissimo e biossido di titanio, che grazie all’azione del sole e del vento, è in grado di “attirare” anidride carbonica e altre sostanze inquinanti, per trasformarle in nitrati, carbonati, solfati e altri minerali inerti. La presentazione è avvenuta ieri mattina in presenza di Antonio Lombardi, presidente nazionale di Federcepicostruzioni; Pasquale Persico, economista, già docente universitario, e Domenico Fabio, imprenditore di Caggiano che ha realizzato il particolare manufatto in cemento, di forma ettagonale. Quattro alberi “eretici” sono in grado di svolgere sull’ambiente un’azione benefica equivalente a quella di un albero naturale.«Abbiamo voluto installare, “piantare” l’albero eretico proprio nella sede di Federcepicostruzioni per far capire la simbiosi che c’è tra costruttori e tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’albero eretico, in biossido di titanio, con l’azione del sole e del vento fa sostanzialmente da mangia-smog, e trasforma l’anidride carbonica e tutte le sostanze inquinanti in materiale inerte. Vogliamo così dimostrare come si può fare edilizia ecocompatibile anche utilizzando tecnologie innovative per l’ambiente. Ma vogliamo anche riportare l’attenzione su un tema concreto che è quello del piano delle città, la riqualificazione urbana, che in Italia sta avvenendo a due velocità: si procede molto bene a Milano, una capitale europea in cui si stanno realizzando grandi interventi di riqualificazione urbana, con 18 quartieri che stanno prendendo forma e che migliorano la vivibilità dei cittadini; dall’altro lato ci sono fondi del PNRR inutilizzati. C’è stato un taglio alle risorse sulle riqualificazioni delle città con la rimodulazione del PNRR di oltre un miliardo e mezzo di euro», ha dichiarato il presidente Antonio Lombardi che coglie l’occasione per ribadire la necessità di potenziare il piano di riqualificazione delle città. «Noi abbiamo tantissimi fondi del PNRR, circa 5 miliardi per le città, poco utilizzati. Quindi bisogna ricordare che i quartieri delle città vanno riqualificati e soprattutto dobbiamo guardare come esempio a città come Milano in questo momento, che vanta 18 progetti di riqualificazione urbana che stanno cambiando la città perché non farlo», ha aggiunto Lombardi, che ricorda l’importanza di utilizzare i fondi strutturali. L’Italia ha a disposizione 5 miliardi di euro utilizzati ad oggi per circa il 12,80 per cento, quindi le amministrazioni pubbliche di fatto non utilizzano i fondi strutturali. «Il primo grande allarme è questo: abbiamo 62 miliardi che non riusciamo a spendere, utilizziamoli soprattutto per questa tematica importante – ha aggiunto il presidente di Federcepicostruzioni. La nuova rimodulazione del PNRR ha tolto un miliardo e mezzo di fondi. Ma non è tutto: abbiamo 4,6 miliardi bloccati perché mancano 233 decreti attuativi per spendere questi fondi dei governi Conte, uno e due, e Draghi. Ma la burocrazia sta bloccando lo sviluppo e sta bloccando l’utilizzo di questi fondi». E dunque la necessità di cambiare le procedure, sburocratizzare, e dare ai cittadini la percezione che gli annunci si traducano in realtà. Intanto, a proposito dell’albero eretico, il professor Pasquale Persico ha chiarito che «questo tipo di cemento è stato realizzato dall’Italcementi più di 25 anni fa. È chiaramente costoso, ma forse è possibile pensare che dobbiamo avere più coraggio e usare il cemento anche in quantità minima, per avere una mitigazione del calore. Sono cose molto semplici, ma la pressione sul risparmiare costi è molto forte. A volte però sono segnali importanti. Ci sono tanti materiali, come i residui delle grandi piantagioni di riso, che possono diventare materiale per l’edilizia utile per realizzare una vera transizione ecologica. La transizione ecologica è anche usare intelligenza, usare un pensiero che guarda al futuro e, come diceva Camus, perché ci dobbiamo far prendere in contropiede dalla storia? Facciamo il contrario, prendiamo noi in contropiede la storia. Pensiamo al futuro e non ci lamentiamo sempre: interpretiamo, stiamo sempre sul pezzo per fare cose nuove e condividere progetti. L’albero eretico è la dimostrazione che si può ridurre lo smog anche con il cemento».
Erika Noschese