di Marco De Martino
SALERNO – Trasferta insidiosissima, come da tradizione, per la Salernitana che farà visita ad un Cosenza reduce dalla vittoria sul campo della Reggiana e che, senza la penalizzazione, sarebbe davanti ai granata di due lunghezze. Una gara trappola per l’undici di Martusciello che, dal canto suo, deve fare i conti con un rendimento che, nelle ultime otto giornate, l’ha visto raccogliere l’intera posta in palio solo dal Barbera di Palermo. Un ruolino di marcia che ha relegato Soriano e compagni nella zona pericolante della graduatoria del torneo cadetto facendo suonare già il campanello d’allarme ed innescando le prime voci attorno al tecnico Martusciello. La Salernitana dopo tre mei di campionato, resta incompiuta, una squadra ancora senza una propria dimensione: bella, bellissima a tratti, ma fragile al primo spiffero. Emblematico il primo tempo contro il Cesena, condotto a spron battuto, con occasioni da gol a raffica e gettato alle ortiche nel giro di 5’ a causa di un rilancio del portiere avversario e della topica di due tra gli elementi più esperti del gruppo, Fiorillo e Ghiglione. Un episodio che ha pregiudicato la conquista di tre punti che avrebbero avuto un peso specifico fondamentale anche in vista del match di questo pomeriggio. I granata, al Marulla, non potranno permettersi il lusso di perdere un’altra partita, per giunta contro una delle poche squadre che la segue in classifica. Proprio per questo il capitano Sepe ha accelerato il processo di recupero dalla lesione muscolare che l’ha fermato dopo il match contro lo Spezia ed è tornato a disposizione di Martusciello. Il tecnico, rispetto a martedì sera potrebbe decidere di tornare all’antico in difesa. Ghiglione e Jaroszynski, sulle corsie esterne, non hanno dato le necessarie garanzie e potrebbero nuovamente lasciare spazio a Stojanovic e Njoh. In mezzo, accanto a Ferrari, potrebbe ritrovare una maglia da titolare Bronn, nonostante Ruggeri abbia giocato da veterano la sua prima gara da titolare in serie B. Scelte obbligate in mezzo al campo viste le indisponibilità di Tello, Tongya e Reine-Adelaide. Maggiore, Amatucci e Soriano comporranno il pacchetto a tre con Hrustic che fungerà da unica alternativa in panchina. Davanti sembra essere arrivato il momento di Dalmonte, campione di sfortuna contro il Cesena, mentre è solita bagarre a tre per il ruolo di centravanti. Contro i romagnoli Torregrossa prima e Simy poi hanno ampiamente deluso le aspettative e così potrebbe toccare nuovamente al polacco Wlodarczyk, spesso impiegato dal 1’ in trasferta, guidare l’attacco. Con il gruppo granata viaggeranno più di 800 salernitani che spingeranno ancora una volta la Salernitana e che sperano, stavolta, di tornare a Salerno con il sorriso sulle labbra e con i tre punti nel carniere.