di Arturo Calabrese
Se c’è un qualcosa di positivo da riconoscere al sindaco di Ogliastro Cilento Michele Apolito nella vicenda della Comunità Montana Alento Monte Stella, solo limitandosi al fatto in questione, c’è la testardaggine. L’eterno primo cittadino del centro dell’interno vuole a tutti i costi essere presidente dell’ente montana.
“Volli, sempre volli, fortissimamente volli” diceva un Alfieri, ma che di nome faceva Vittorio. Nel Cilento è meglio specificarlo, soprattutto alla luce degli arresti.
Citazioni alte a parte, quella di Vittorio Alfieri, il lungo romanzo dal titolo Comunità Montana Alento Monte Stella si arricchisce di un nuovo e interessante capitolo, nuova vicenda che era effettivamente attesa, un po’ come si faceva coi cari vecchi romanzi d’appendice.
Nella mattina di ieri, dopo le note vicende tra respingimenti e la decisione del tribunale amministrativo regionale sezione staccata di Salerno, Michele Apolito ha presentato una nuova mozione di sfiducia ai danni del presidente Luigi Guerra.
Questa volta, i firmatari sono stati ben attenti a non fare errori e soprattutto il già assessore nonché eterno consigliere di Perdifumo Andrea Russo maritato a Torchiara ove risiede, non ha fatto danni. Essendosi dimesso, Russo può firmare e soprattutto presentarsi come assessore della nuova giunta che, nella mozione, è composta dal presidente Michele Apolito e dal vice Angelo Serra, presidente uscente che evidentemente sente forte la lontananza da Palazzo Cagnano.
A loro sostegno, partecipano il sindaco di Omignano Raffaele Mondelli e i delegati di Prignano Cilento Massimo Zeoli e di Sessa Cilento Nicolino Agresti. Il Tar aveva rigettato il ricorso, oltre che per Russo, per l’assenza di motivazioni alla sfiducia ai danni del sindaco di Lustra Luigi Guerra. Motivazione che oggi arrivano.
«Benché in carica dal 29 luglio 2024, lazione del governo – si legge – è totalmente deficitaria per non dire completamente, in termini di riorganizzazione dei servizi e degli uffici finalizzata a rilanciare l’azione amministrativa secondo canoni di efficienza ed efficacia, di iniziative e di concrete proposte progettuali inerenti le attività e le azioni proprie dell’ente comunitario, di proposte politico-organizzative, di rilievo strategico territoriale volte a rilanciare il protagonismo territoriale, di concrete proposte volte a promuovere l’esercizio associato delle funzioni comunali».
Inoltre, Apolito e i suoi bocciano la giunta. Dal 29 di luglio fino al 16 di settembre, giorno delle dimissioni, Andrea Russo boccia anche sé stesso e su questo nessuno può eccepire. «Le poche iniziative degli organi di governo in carica hanno evidenziato la mancanza assoluta di visione programmatica e strategica – continuano – non è stata posta alcuna concreta iniziativa diretta dall’attuaione, sia pure in termini di proposta, del programma amministrativo.
Dura la reazione di Modesto Del Mastro, delegato di Serramezzana e coordinatoredi Fratelli d’Italia Cilento Nord: «Se si dovesse arrivare al nuovo presidente – dice – la maggioranza sarà in ogni caso risicata. Avevo proposto di sederci ad un tavolo e trovare una soluzione condivisa. Si sarebbe giunta ad una situazione molto diversa e si sarebbe potuto lavorare».