La scala di ferro che sfregia la Certosa di Padula è ancora lì - Le Cronache Attualità
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La scala di ferro che sfregia la Certosa di Padula è ancora lì

La scala di ferro che sfregia  la Certosa di Padula è ancora lì

di Antonio Manzo

< La scala di ferro che sfregia la Certosa di Padula sarà rimossa per settembre >, disse Gennaro Sangiuliano a maggio 2023 ex ministro della Cultura durante la sua visita alla certosa di Padula. La scala è ancora lì. Eppure Sangiuliano raffinato uomo di cultura avrà certamente ricordato una frase di Abram Lincoln che gli sarà risuonata nella testa anche nei giorni difficili del caso Boccia. <Non dobbiamo promettere ciò che non dovremmo, per non essere chiamati a fare ciò che non possiamo>. Lui avrebbe potuto promettere ciò che avrebbe potuto far fare ma non era stato chiamato a Pompei da ciò che non avrebbe potuto fare. Oggi lui non c’è più al governo, ma la spettrale scala in ferro sulle mura esterne del monumento certosino è ancora lì. E resta tra le promesse anche la gestione autonoma del monumento che Sangiuliano aveva lanciato. L’Osservatorio del paesaggio europeo guidato dall’avvocato Angelo Paladino, solitario battagliero non abbassa la guardia. < Nel frattempo – afferma Angelo Paladino – il monumento , così come previsto dal progetto approvato dalla soprintendenza, ha iniziato ad accogliere cerimonie organizzate da privati cittadini, mentre invece la certosa di Padula, tra i più grandi attrattori turistici della Campania e patrimonio Unesco dovrebbe essere destinato a bel altro >. Sotto accusa l’indifferenza degli enti territoriali: parco, comuni e comunità montana sempre presenti quando la miseria politica, neppure malcelata, della spartizione delle poltrone che sono in marmo debbono essere occupate: < Pesa il loro silenzio >. E Paladino ha ragione da vendere quando stamattina rifarà una conferenza stampa per rilanciare l’attenzione sull’eredità di Sangiuliano che ha sfregiato il monumento. E sarà ancora una volta solo. Come se il problema fosse stato derubricato, dalla assente comunità locale, tra le sue faccende faniliari e non invece per vendicare una offesa alla comunità. D’altronde lui conosce Charles Bukowski, nonostante non abbia la vastità di conoscenza culturale dell’ex ministro Sangiuliano. <Il genere umano ha molte debolezze, ma le due principali sono: incapacità di arrivare in orario e incapacità di mantenere le promesse> Bukowski docet.

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