Nocera. Social card a vice sindaco e assessori, inchiesta della Guardia di Finanza - Le Cronache Ultimora
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Nocera. Social card a vice sindaco e assessori, inchiesta della Guardia di Finanza

Nocera. Social card a vice sindaco e assessori, inchiesta della Guardia di Finanza

di Erika Noschese

C’è un’indagine avviata dalla Guardia di finanza della compagnia di Nocera Inferiore, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera inferiore sulla vicenda dei presunti illeciti relativi alle social card che a Nocera Inferiore sono state ad esponenti dell’amministrazione comunale. Lo ha dichiarato il vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci in risposta all’interrogazione presentata lo scorso 27 settembre 2023 dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone. Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’economia e delle finanze e dell’interno il commissario regionale della Campania aveva chiesto delucidazioni in quanto, si evinceva nella sua interrogazione, “sta destando sconcerto la vicenda del sussidio per famiglie in difficoltà economica da 382,50 euro, che sarebbe stato incassato anche da politici locali nel salernitano, tra i quali figurano anche avvocati e imprenditori”. Di fatti, la social card per le famiglie in povertà, fortemente voluta dal Governo Meloni, prevedeva una somma da spendere entro fine anno in generi alimentari di prima necessità e potevano accedervi le famiglie di almeno tre componenti con un Isee non superiore ai 15.000 euro. Tra i beneficiari vi erano però il vicesindaco e due assessori, entrambi avvocati, entrambi con redditi annuali di 7.500 e 2.000 euro, oltre l’indennità di circa 1.200 euro mensili con l’entrata in Giunta comunale. Nella risposta il Vice ministro del lavoro e delle Politiche Sociali ha spiegato che «secondo quanto riferito dall’Inps, appositamente interpellato, i beneficiari della prestazione non hanno dovuto presentare domanda, ma sono stati individuati dall’Istituto in conformità ai requisiti e ai criteri previsti rispettivamente dall’articolo 2 e dall’articolo 4 del decreto interministeriale del Ministero dell’agricoltura e del Ministero dell’economia e delle finanze 18 aprile 2023 e sulla base dei dati presenti nei propri archivi alla data di pubblicazione del citato decreto (12 maggio 2023). In particolare, i cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano, alla data di pubblicazione del decreto, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente; essere titolari di una certificazione Isee ordinario in corso di validità con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui; non essere percettori delle prestazioni individuate dall’articolo 2, comma 2, in quanto incompatibili. Gli elenchi sono verificati in via automatizzata sulla base delle informazioni presenti nelle banche dati dell’Inps. In particolare, per il requisito dell’ISEE si fa riferimento a quello ordinario, in corso di validità alla data di pubblicazione del decreto, senza che siano previsti ulteriori verifiche». Dunque, chiarisce ancora la Bellucci «le liste dei potenziali beneficiari, come elaborate, vengono rese disponibili ai Comuni per le verifiche di competenza sulla base dei dati e delle informazioni detenute (ad esempio, residenza, incompatibilità con altre prestazioni). I Comuni entro i termini stabiliti (20 giorni) procedono ai relativi controlli, alle modifiche o integrazioni delle liste che si rendono necessarie e al definitivo consolidamento delle liste, al fine di assicurare l’assegnazione delle carte ai beneficiari in effettivo stato di bisogno evitando la distribuzione della social card a chi non ha diritto. A conclusione di queste operazioni l’Inps trasmette gli elenchi definitivi a Poste italiane. L’attività dell’Inps è disciplinata da una convenzione con il Ministero dell’agricoltura (oltre che con Poste italiane), titolare della prestazione che potrà valutare anche le iniziative da intraprendere». Ciò detto, con riferimento alla questione sollevata la Questura di Salerno, interessata dalla Prefettura di Salerno, con nota del 3 ottobre 2023, ha comunicato che nel mese di settembre 2023 sono stati pubblicati gli elenchi dei beneficiari della social card tra i quali è emerso che anche il vice sindaco, l’assessore per lo sviluppo commerciale e l’assessore per gli affari generali del Comune di Nocera Inferiore fossero tra i destinatari del sussidio. «La notizia divulgata dalla stampa ha suscitato numerose polemiche determinando le dimissioni, nel settembre 2023, dagli incarichi amministrativi ricoperti. Si rappresenta, altresì, che la vicenda è oggetto di indagine avviata dalla Guardia di finanza, compagnia di Nocera Inferiore, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera inferiore – ha spiegato ancora il vice ministro – In conclusione, per quanto di competenza, questo Ministero provvederà a sostenere tutte le iniziative volte a favorire le procedure di controllo al fine di garantire che la misura, introdotta per supportare le famiglie in difficoltà economiche, venga erogata concretamente ai soggetti in stato di effettivo bisogno».