Pellegrino: a lavoro per la costruzione di una classe dirigente affidabile - Le Cronache Ultimora
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Pellegrino: a lavoro per la costruzione di una classe dirigente affidabile

Pellegrino: a lavoro per la costruzione di una classe dirigente affidabile

di Erika Noschese

 

 

Il Partito Democratico e Italia Viva verso un percorso condiviso ma nel frattempo si lavora per ampliare ulteriormente la coalizione di centrosinistra attraverso un confronto con tutte le forze politiche che appartengono allo schieramento politico in questione. La conferma arriva da Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Regione Campania. Il partito, fondato a livello nazionale da Matteo Renzi, è al lavoro per la prossima importante scadenza elettorale, le regionali, provando avviando già da ora un confronto serrato che potrebbe coinvolgere anche Azione e il M5S.

Consigliere Pellegrino, l’autonomia differenziata è ormai legge ma nel frattempo la Campania si organizza per il referendum abrogativo…

«Si, la Regione Campania è stata la prima Regione a chiedere il referendum abrogativo. Inoltre mi fa piacere evidenziare che la Campania è la Regione che ha raccolto il maggior numero di firme per chiedere il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.

Questa legge crea le condizioni per avere un’Italia di serie A e un’Italia di serie B, anche se in realtà, a mio avviso, è anche dannosa per il tessuto economico produttivo del Nord. In particolare voglio evidenziare come questa legge soprattutto sui temi della sanità, a me particolarmente cari, determina notevoli criticità. Le regioni del Nord, avendo un Pil più alto e maggiori risorse fiscali, con questa legge sull’autonomia differenziata potranno destinare più fondi alla sanità rispetto alle regioni del Sud, soprattutto per ciò che concerne i contratti integrativi del personale sanitario, oltre ad investimenti sulle infrastrutture e sulle tecnologie avanzate. Ciò va ad ampliare il divario nei servizi sanitari, creando un sistema a due velocità dove i cittadini del Sud hanno accesso a cure meno efficienti e strutture meno adeguate, contribuendo ad aumentare non solo la migrazione dei pazienti ma anche del personale sanitario verso le regioni del nord. Tutto questo avrà un risvolto negativo anche per i pazienti delle regioni del Nord, che vedranno aumentare ulteriormente i tempi delle liste d’attesa. Un altro aspetto cruciale da considerare è la distribuzione degli investimenti pubblici per la realizzazione di determinati servizi essenziali. Negli anni, gran parte degli investimenti in infrastrutture come la rete autostradale o l’alta velocità ferroviaria sono stati concentrati nelle regioni settentrionali. Questi investimenti hanno contribuito a sviluppare un sistema di trasporti più efficiente e moderno al Nord, migliorando l’accessibilità e favorendo lo sviluppo economico e produttivo. Al contrario, il Sud è rimasto spesso ai margini di queste grandi opere, con una rete infrastrutturale meno sviluppata. La concentrazione di investimenti al Nord ha aggravato il divario tra le regioni, non solo in termini di sviluppo economico, ma anche nella qualità e accessibilità dei servizi pubblici, inclusa la sanità. Con l’autonomia differenziata, questo squilibrio si andrà ulteriormente ad accentuare, lasciando il Sud ancora più indietro. Un modello di autonomia differenziata serio e rispettoso dei bisogni di tutti gli italiani dovrebbe basarsi su principi ben diversi da quelli attualmente previsti dall’attuale legge. Piuttosto che concentrarsi sulla frammentazione delle competenze e delle risorse, un’autonomia efficace dovrebbe puntare su un processo di sburocratizzazione e di semplificazione, che permetterebbe alle regioni di intervenire con maggiore efficienza nelle dinamiche economiche, sociali e di tutela e cura del territorio. Tutto questo rende ancora più urgente e comprensibile la mobilitazione delle regioni meridionali, come la Campania contro questa legge. Italia viva è in prima linea, con una importante mobilitazione nella raccolta delle firme per chiedere il referendum abrogativo».

De Luca e Matteo Renzi uniti per portare avanti questa battaglia. Un segnale importante…

«Assolutamente sì, sono due leader dotati di grande carisma e intelligenza, quindi è inevitabile che su argomenti importanti come quelli dell’autonomia differenziata, dove è a rischio l’unità del nostro Paese stiano insieme a contrastare una legge sbagliata e dannosa».

Si ipotizza un accordo tra Italia Viva e il Pd. Cosa accade?

«Ritengo che la nostra appartenenza al centro sinistra sia abbastanza naturale. Voglio ricordare che oggi Italia Viva in Campania rappresenta una delle forze politiche di maggiore peso nella coalizione di centro sinistra. Inoltre è giusto ricordare che il nostro leader Matteo Renzi è stato il Segretario del Partito Democratico riuscendo nell’impresa di raggiungere il 40% dei consensi. Poi le strade si sono divise, ma penso che, soprattutto dopo che non abbiamo trovato interlocutori capaci di costruire un progetto centrista autorevole e credibile e in un sistema che è orientato verso il bipolarismo, la nostra scelta di contribuire a costruire un centro sx capace di ritornare al governo del Paese sia abbastanza naturale. L’obiettivo è quello di contribuire a costruire e rappresentare il centro nella coalizione del centro-sx, per dare un punto di riferimento a tanti italiani che si riconoscono in determinati valori. Ovviamente si aprirà un confronto con tutte le forze politiche che appartengono al centro-sx, che mi auguro sia basata sul rispetto reciproco e soprattutto senza quei pregiudizi che in diverse occasioni hanno portato il centro sx ad inevitabili sconfitte».

Fondi di sviluppo e coesione, la firma sembra essere vicina…

«I fondi di sviluppo e coesione sono particolarmente importanti per le regioni del Sud e quindi per la Campania per sbloccare una serie di investimenti utili a migliorare le condizioni socio economiche dei nostri territori. Questi fondi sono destinati a finanziare progetti in settori chiave contribuendo a migliorare la qualità della vita e le opportunità economiche nelle aree che ne hanno più bisogno. Inoltre sono uno strumento essenziale per promuovere la coesione territoriale, riducendo le disuguaglianze tra Nord e Sud. La loro attivazione, tramite la firma dell’accordo, rappresenta un passo concreto verso una distribuzione più equa delle risorse, che può aiutare a riequilibrare le differenze strutturali tra le diverse regioni italiane. Per questo motivo trovo ingiustificabile il ritardo che c’è stato ai danni dei cittadini campani. Bene ha fatto il Presidente De Luca ad alzare la voce e chiedere rispetto per la nostra Regione».

Regionali, come si prepara Italia Viva?

«Continuando il lavoro che abbiamo fatto in questi anni come gruppo in consiglio regionale. Siamo stati determinanti per l’approvazione di numerosi provvedimenti utili e concreti. Sono certo che i campani al momento opportuno sapranno riconoscere tale impegno. Continueremo il lavoro di costruzione di una classe dirigente affidabile e capace di gestire le sfide importanti e delicate che ci aspettano con competenza e con un approccio riformista e liberale».

Servizio di psicologia scolastica in Campania, una proposta di legge che porta la sua firma…

«Una legge della quale sono molto orgoglioso così come la proposta di legge sulla psico-oncologia che ho appena depositato. Proprio in questi giorni è partita la fase di sperimentazione che rappresenta un importante risultato per il benessere dei nostri giovani e per la qualità del sistema educativo campano. Con l’istituzione di questo servizio sarà possibile fornire un supporto prezioso in ambito scolastico per affrontare le diverse sfide emotive e psicologiche che possono emergere durante il percorso educativo degli studenti. Con questa legge abbiamo rivolto la giusta e doverosa attenzione alle giovani generazioni e alla loro formazione umana e scolastica».

Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, una grande occasione per il territorio…

«L’Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro territorio, sia in termini di sviluppo economico che di valorizzazione turistica. La sua apertura potrà infatti attrarre un maggior numero di visitatori, sia italiani che internazionali, che sceglieranno di scoprire le bellezze della Costiera Amalfitana, del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni e delle altre località campane. Inoltre, l’aeroporto può avere anche un ruolo importante per le attività commerciali locali, creando nuove opportunità di lavoro e migliorando l’accessibilità della regione. La possibilità di collegamenti diretti con altre città italiane ed europee contribuirà a ridurre il divario infrastrutturale della Campania e del Sud».