Palmieri: "Mio commissariamento è ad personam" - Le Cronache Politica

Molto critico nei confronti della dirigenza ragionale di Forza Italia è il sindaco di Roscigno Pino Palmieri. Recentemente sono state annunciate nuove nomine all’interno di Forza Italia, con l’entrata di donne e uomini che fino a poco tempo fa militivano altrove, una scelta che secondo Palmieri arriva alla luce dei risultati delle Europee e per colpire laddove non è stata seguita la line adel partito. A Roscigno, ad esempio, ha fatto nincetta di voti l’eurodeputata uscente Lucia Vuolo, a discapito di Fulvio Martusciello e Antonio tajani. Una situazione che ha messo Palmieri in condizione di alzare la voce e soprattutto di annunciare la sua candidatura.

Sindaco, cosa sta succedendo?

“La dirigenza di Forza Italia in Campania nasce già in modo anomalo perché con i congressi bisognava votare la propria classe dirigente e tutto ciò non è avvenuto e già si capisce quale possa essere stata l’azione all’interno dei raggruppamenti dei tesserati. Io ho aderito a Forza Italia qualche anno fa, ho un percorso politico che nasce con Alleanza Nazionale e poi ho seguito la trasformazione del partito nel Popolo delle Libertà grande intuizione del presidente Silvio Berlusconi. E di lui, ahimè, oggi sentiamo molto forte la mancanza come la sentiamo di quel partito che era il Popolo della Libertà. In Regione Campania, sta avvenendo un qualcosa che a mio parere non ci porterà a vincere le elezioni regionali perché chi aderisce a Forza Italia, oggi non lo fa in base al programma ma per le promesse del segretario regionale e ci sono adesioni, in questo momento, che provengono da altri schieramenti. Non a caso per ultimo la nuova commissaria del partito a Roscigno, anche se mi viene da ridere perché a Roscigno l’unico tesserato di Forza Italia è il sindaco a quindi sarò commissariato ad personam. A Roscigno, oggi, si vota soprattutto per la stima e l’affetto nei confronti di Maurizio Gasparri, nostro cittadino onorario. Siamo il comune che riesce sempre ad ottenere la maggiore percentuale nei consensi per Forza Italia, che qui prende dal 35 al 44%. Quindi veniamo commissariati, e non so per quale motivo, ma veniamo commissariati da Pamela Di Nome che fino a tre o quattro mesi fa era nella Lega. Mi viene da ridere, quando a un congresso si parla di militanza e di appartenenza a Forza Italia che non è un autobus dal quale si sale e si scende. Queste sono le parole che ricordo in modo indelebile dal nostro segretario regionale, però a prescindere da tutto ciò mi sono rimboccata le maniche ho lavorato sul territorio già a suo tempo quando chiesi di fare da coordinatore degli Alburni e della Valle del Calore e c’era stato qualcuno che osteggiava la mia nomina tra cui l’attuale segretario provinciale Roberto Celano con qualche suo compagno da sempre, però mi sono rimboccato le maniche ed ho lavorato facendo aderire al partito amministratori di quasi tutto il territorio, avevo costruito un bel gruppo. Un gruppo che è servito solamente nel momento delle elezioni provinciali e meno male che ritorneremo al voto dei cittadini. Il gruppo Palmieri è servito a Giuseppe Ruberto per essere eletto e poi ha tirato i remi in barca”.

A proposito di Parco, Lei sta portando avanti una progetto insieme al senatore Maurizio Gasparri…

“A noi interessa cambiare le regole per agevolare lo sviluppo del territorio e non commissari rappresentativi di se stessi. Per questo motivo sosterremo con tutte le nostre forze il vero cambiamento, ciò che già sta avvenendo con il disegno di Legge Gasparri per modificare la legge istitutiva del Parco Nazionale del Cilento”.

La domanda è d’obbligo. Lascerà il partito?

“Ho fatto la questione sul Parco Nazionale del Cilento. Dove ho sacrificato la mia consigliera in quella competizione su richiesta di Giuseppe Ruberto e in accordo con il segretario regionale. Quando poi c’è stato il momento di sbattere i pugni sul tavolo e di far sentire la propria voce. Una battaglia che abbiamo fatto in questi mesi. Se dovevamo stare alla speranza del partito territoriale, quindi sia dal segretario provinciale e del segretario regionale, sicuramente questo risultato non lo avremmo raggiunto e lo dico a ragion veduta visto quello che è accaduto al Parco. Rimango, ma con un pensiero critico”.

Si candiderà alle Regionali?

“Ho sempre detto che non mi sarei candidato con Forza Italia se il segretario provinciale fosse stato candidato. Celano si candiderà e quindi non lo farò io. Fulvio Martusciello ha detto che non sarò candidato, ma si sbaglia perché la libertà personale è inviolabile e può stare tranquillo. Pino Palmieri sarà in campo per le prossime elezioni regionali e prendo atto che non sono gradito al partito di Forza Italia. Sono del parere che un segretario regionale e un segretario provinciale, se devono fare una competizione sana e mettere allo stesso livello di candidati, dovrebbero dimettersi, un qualcosa che non hanno capito prima delle europee. Sarò quindi candidato alle Regionali perché noi non siamo alla mercé di nessuno e nessuno verrà a fare la spesa sul territorio di Roscigno, soprattutto quando Pino Palmieri prende cento voti, cento voti che saranno indirizzati alla persona del sindaco di Roscigno. Non siamo disponibili più a dare voti a chi arriva a sei mesi o un anno dal voto e viene a chiederci il consenso. Non funziona così: noi abbiamo bisogno di risposte, di una vicinanza che non sia non sia limitata nel tempo, a sei mesi o a un anno, ma chi si candida per amministrare deve stare sempre vicino a noi. Speriamo in una riforma elettorale perché abbiamo bisogno di cambiare le cose. Così non va bene”.23