Tiziana Cascone avrebbe riferito al pm Elena Guarino delle opere d’arte oggetto anche di una perizia. E su quest’aspetto, oltre quello dei presunti prestiti a tassi usurai, che l’ex commercialista dell’alto prelato ha svelato particolare importanti. Da qui anche l’ipotesi di ricettazione. Tiziana Cascone avrebbe riferito particolari importanti e chiarito alcuni interrogativi che, nel corso dei precedenti interrogatori, erano rimasti senza risposta. Tiziana Cascone non ha incrociato il suo sguardo con quello di don Nunzio Scarano. Quadri che secondo l’esperto nominato dai legali (Silverio Sica ed Alba D’Antonio ndr) di Don Nunzio non sarebbero altro che croste. Niente Van Gogh nè Chagall nè De Chirico, dunque, ma solo buone imitazioni che si devono a don Luigi Noli, che fino a quando ha convissuto con don Nunzio ha dato così sfogo alla sua passione artistica. Ma la Cascone avrebbe fatto emergere nuovi particolari. Del resto proprio dalle denuncia di furto di alcuni dipenti partì l’inchiesta che ha visto l’ex dipendente dell’Apsa incassare il rinvio a giudizio sia dalla Procura di Roma per corruzione che da quella di Salerno per riclaggio. L’ex commercialista, dopo essere tornata in libertà, era regolarmente presente nell’aula della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Perotta, Sorrentino e Piccirillo) la settimana scorsa. Dibattimento che si è concluso rapidamento visto che l’avvocato Silverio Sica ha riferito di aver avuto il via libera dal Monsignore per aderire all’astensione proclamata dagli avvocati penalisti. Il collegio ha comunque acquisito quattro atti che fanno riferimento all’ex commercialista dell’alto prelato. Tra questi una memoria difensiva e l’interrogatorio reso davanti al pm Elena Guarino. La difesa hanno chiesto di fissare un termine per prendere visione dei nuovi atti. Verbali che aggraverebbero ulteriormente la posizione di don Nunzio, oggetto nei giorni scorsi di perquisizioni. Nello specifico verrebbero evidenziate alcune operazioni di prestito con tassi particolarmente elevati. Da qui il supplemento di indagini e le verifiche effettuata a domicilio di monsignor Scarano. Il processo è stato aggiornato al 4 dicembre per discutere delle questioni preliminare che in occasione della precedente udienza avevano creato non poche tensioni tra pubblica accusa e difesa. Fissata anche un’ulteriore udienza per il 22 dicembre. Il processo nei confronti di Landi, la cui posizione era stata stralciata per questioni di notifca legate alle condizioni di salute del legale difensore, sarà incardinato il venti novembre. Nei prossimi giorni dovrebbe essere definita anche la posizione di Carmine Malangone che, attraverso il suo legale, ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato per ottenere lo sconto di pena. Le rivelazioni di Tiziana Cascone hanno portato all’apertura di un nuovo fasciolo da parte del pm Elena Guarino che potrebbe procedere separatamente rispetto al processo già incardinato davanti ai giudici della seconda sezione penale.
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