di Erika Noschese
Creare oasi dedicate in zone verdi lontane dal traffico cittadino, oasi attrezzate con cuccette e punti pappa: la proposta, a tutela dei felini, arriva dalla professoressa Dolores Carratu’, presidente dell’associazione “Vibrisse e Codine”. La professoressa Carratù, dirigente di Noi Moderati Cava de’ Tirreni, era al tavolo dei relatori in occasione del convegno che ha visto la presenza degli onorevoli Michela Brambilla e Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e, per l’occasione, ha acceso i riflettori proprio sulle criticità che vivono le associazioni e i problemi che caratterizzano le colonie feline. Dottoressa Carratù, nei giorni scorsi la visita degli onorevoli Brambilla e Bicchielli. È stata l’occasione per mostrare una struttura di eccellenza come il canile comunale di Cava de’ Tirreni… «L’incontro con gli onorevoli Brambilla e Bicchielli è stato un prezioso momento di riflessione sul benessere animale e su quanto esso dipenda da un volontariato virtuoso. La visita degli onorevoli all’eccellente canile gestito dai volontari della Lega per la difesa del cane è stata seguita da un dibattito con le associazioni animaliste che ha valorizzato la sapiente organizzazione della struttura ricettiva,ma ha anche sollevato le criticita’ del volontariato felino». Grande attenzione deve essere riservata anche alle colonie feline. Quali iniziative sono state lanciate? «Sul territorio cavese sono presenti innumerevoli colonie censite, tuttavia la popolazione felina è in continuo incremento perché non si riesce a realizzare una programmazione delle sterilizzazioni zona per zona, frazione per frazione. Sono i volontari a catturare i felini per le sterilizzazioni e, dal momento che l’unità operativa dell’Asl non prevede degenze post operatorie, sono sempre i volontari a provvedere alla fase di ripresa dei gatti nel post sterilizzazione. L’inconveniente è a Cava de’ Tirreni che non esiste alcuna struttura o sede per tale prassi sanitaria, tutto è lasciato all’arte dell’arrangiarsi dei singoli volontari. A questo problema si aggiungono i continui ritrovamenti di gatti incidentati e cuccioli sparsi ovunque bisognosi di stalli temporanei prima di poter procedere ad affidi e adozioni». Quali sono le criticità che oggi vive il mondo dell’associazionismo? «I volontari fanno un lavoro immane senza strumenti e senza risorse: nessuno spazio dedicato, nessun fondo stanziato. La mia Odv ogni primavera prende in carico e segue nell’iter sanitario mediamente 60 gattini che poi trovano sistemazione presso famiglie adottanti. Andando più nello specifico a Cava de’ Tirreni e la sua associazione quali difficoltà vivete?«Sapete dove si trovano temporaneamente i gatti che ci vengono segnalati quotidianamente? Nei nostri garage, nelle nostre taverne, nei nostri bagni oppure ricoverati a pagamento presso cliniche private. La situazione è davvero insostenibile! Va demolita l’erronea convinzione che i gatti “se la cavano da soli, liberi sui territori”. I gatti si ammalano, vengono investiti, muoiono di stenti. In un paese dotato di senso civico bisogna prendersi cura di tutti gli animali. I gatti non sono figli di un dio minori, meritano ripari e cure! La proposta è di creare oasi dedicate in zone verdi lontane dal traffico cittadino, oasi attrezzate con cuccette e punti pappa. Ma soprattutto realizzare un rifugio gestito dai volontari di associazioni senza scopo di lucro come quella di cui mi pregio di essere presidente “Vibrisse&codine”, un rifugio che consenta di tenere in degenza i gatti sterilizzati, incidentati, e anche quelli anziani o invalidi …e che, non ultimo, ospiti quelle piccole creaturine che ritrovate nei sacchetti dei rifiuti, nei tombini, nei motori delle auto devono poter ricevere cure, amore e calore fino all’arrivo delle loro famiglie per sempre! L’associazionismo è una risorsa incredibile per le istituzioni, merce rara che va sostenuta e supportata!». Cosa il governo nazionale potrebbe fare ancora? «Cosa mi aspetto dal governo nazionale? Leggi incisive contro il maltrattamento animale, Diritti applicati, potenziamento delle strutture preposte al benessere animale».