Don Patriciello: “Sono uomo libero, pronto ad abbracciare De Luca” - Le Cronache Attualità
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Don Patriciello: “Sono uomo libero, pronto ad abbracciare De Luca”

Don Patriciello: “Sono uomo libero, pronto ad abbracciare De Luca”

“Se De Luca è pronto, se mi vuole, io lo vado ad abbracciare quando vuole”. Così don Maurizio Patriciello commentando le parole dette su di lui dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Chi è che ha detto mai a De Luca che c’è il monopolio del prete anticamorra? Sono cose che non stanno né in cielo né in terra, ovviamente. Mi sembra che veramente qualcuno sia farneticando proprio”, ha detto, “io non sono un politico, sono un prete. Io sono un prete, lo voglio ricordare a tutti, soprattutto a De Luca. Sono il parroco di Parco Verde e non è giusto che quando la mia azione conviene mi fanno l’applauso e mi chiamano eroe e quando poi a qualcuno non conviene, ci viene buttata dell’immondizia in faccia. Questa è una grandissima ingiustizia”. “Io sono un uomo libero”, ha poi aggiunto, “A De Luca vorrei dire: Tu lo sai che ti voglio bene e ci mancherebbe altro. Però dico, le tue parole sono pericolose. Non mi hanno offeso, io non sono offeso, però sono impaurito, sia io che la mia scorta perché se due anni fa hanno messo una bomba fuori dal cancello, De Luca con quelle parole sta dicendo a questi camorristi ‘non abbiate paura, continuate, continuate, tano non è nessuno questo prete qua’. Questa cosa è una cosa gravissima”.”Io sono parroco da più di trent’anni al Parco Verde che è stato definito una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e intorno alla mia parrocchia sono avvenuti in questi anni più di 20 omicidi, uno proprio davanti alla porta della parrocchia. Mi hanno messo una bomba davanti al cancello per cui io vivo sotto scorta”. Lo dichiara Don Maurizio Patriciello intervenendo in diretta a “Stasera Italia” su Retequattro. “L’amministrazione di Caivano è sciolta per mafia per la seconda volta consecutiva. L’assessore, che è in carcere, ha confessato che si sono seduti intorno a un tavolo, lui con altri politici di Caivano, con gli imprenditori e con il boss della Camorra di Caivano. Più di questo che altro dobbiamo dire? C’è stato un abbandono totale dello Stato e questo lo ha detto anche De Luca. A Caivano lo Stato non c’è, stop. Ma io che cosa debbo fare per questa povera gente? Ho chiesto aiuto a Renzi, quando era Renzi Presidente del Consiglio. Ho chiesto aiuto a Conte quando era Conte Presidente del Consiglio”. “Ho chiesto aiuto alla Meloni da quando la Meloni è Presidente del Consiglio. Le ho inviato un messaggio il 25 agosto e non avrei mai pensato, mai immaginato che a distanza di una settimana Giorgia Meloni venisse qua in parrocchia con metà del suo Governo e prendesse degli impegni e li sta mantenendo tutti. Questa è la verità. Se a qualcuno questa verità non piace se ne facesse una ragione. La colpa non è mia. Io non posso dire che la mia mano è nera. Stiamo veramente giocando con la verità. Io sono un prete. Non costringeranno mai a dire quello che vogliono loro, a farmi dire cosa che io non ho mai detto.