di Erika Noschese
L’assessore al Bilancio Eva Avossa nel vortice delle polemiche. I consiglieri di opposizione, ieri mattina, non hanno mancato di far sentire il loro sdegno per l’accaduto rispetto al bilancio di previsione e tutti hanno chiesto le dimissioni dell’ex vice sindaca. Nessun colpo di scena, Eva Avossa – giustificando il tutto a suon di dignità e responsabilità – resta saldamente al suo posto ma la maggioranza compatta oggi non c’è più: i consiglieri sono preoccupati, alcuni addirittura pentiti di quel voto dato solo una settimana fa ma solo Horace Di Carlo ha avuto il coraggio di ammettere la sua preoccupazione per la gestione della cosa pubblica. L’approvazione era cosa fatta ma dalla maggioranza la richiesta di un intervento da parte del presidente del Collegio dei Revisori che ha confermato il parere positivo alla relazione. A dare il via al consiglio il sindaco Napoli che ha chiesto un minuto di silenzio per i due carabinieri che hanno perso la vita per poi ribadire nuovamente la necessità di porre rimedio all’errore commesso. «In commissione Trasparenza è giunta la conferma che non vi è danno ma sicuramente era un errore evitabile – ha detto il primo cittadino – È proprio un errore nel senso classico della parola che abbiamo dovuto registrare nel nostro bilancio e non appena ci si accorge dell’errore, prontamente abbiamo predisposto un atto e la delibera è stato oggetto di trattazione nella commissione bilancio. Noi abbiamo delle aspettative positive grazie alla vendita dell’area Prog2, la struttura dell’Asl di via Bastioni e l’accesso al fondo di ristoro per i comuni che hanno aderito al patto». Tenta di discolparsi l’assessore Avossa: «Il mio senso delle istituzioni, la mia etica non mi avrebbero mai permesso di portare un bilancio non veritiero. C’è stato un errore ma senza astuzia né inganno». L’assessore ha provato poi a spiegare le cause del mancato recupero delle somme che dovevano essere inzialmente inserite in bilancio di previsione e poi l’appello ai consiglieri a votare il bilancio. «Sulla variazione di bilancio, ancora una volta amministratori e tecnici, Revisori compreso, hanno dimostrato un’approssimazione ed uno stato di confusione (per essere benevoli) imbarazzante. Confondono previsione di entrata con accertamento dell’entrata – ha dichiarato il consigliere Celano – Pensano perfino che la “flessibilità” del bilancio (che contiene previsioni annuali e triennali che devono necessariamente essere attendibili e veritiere!) consenta la possibilità di sottostimare voci di spese per rimpinguare gli stanziamenti dopo qualche mese, allorquando non sarà più procrastinabile procedere all’impegno di spese già prevedibili all’atto della formazione del bilancio. Le dichiarazioni dell’Assessore dettate da qualche tecnico hanno, poi, nuovamente messo in discussione l’equilibrio stesso del bilancio. È emerso anche che l’Amministrazione avesse preso coscienza dell’errore prima del Consiglio di marzo ed abbia, nonostante tutto, indotto a votare ai Consiglieri di maggioranza un bilancio privo di equilibrio e con dati farlocchi. Gli organi di controllo tutti devono immediatamente intervenire. Chiederò ai parlamentari salernitani di sollecitare al Mef una ispezione ministeriale sui conti del comune». Il consigliere di Oltre Corrado Naddeo ha chiesto invece di richiamare Michele Brigante perchè, ha detto, «manca qualità e professionalità e su questo dobbiamo fare necessariamente un passo indietro». «Ancora un giallo, con alcuni attori protagonisti che rimangono muti sulla scena e ripetitori in buca che provano a suggerire le battute! Una vicenda paradossale, ai limiti del grottesco, quella che ha visto coinvolto il consiglio comunale, l’assessore al bilancio, il dirigente dell’Ufficio ragioneria e i dirigenti degli altri uffici che hanno concorso per la loro parte alla redazione del bilancio – ha attaccato Elisabetta Barone – È tempo che questi amministratori assumano la responsabilità delle proprie azioni e dei propri errori. Non siamo bambini che hanno bisogno di essere rassicurati, non abbiamo bisogno di sentirci dire che tutto va bene e tutto si concluderà nel migliore dei modi. È tempo di svegliarsi dal vagheggiare fantastico tipico dell’età infantile e ci si assuma la responsabilità adulta del prendersi cura del bene della comunità che ci si è impegnati ad amministrare. È tempo in cui chi non è in grado di gestire il proprio ruolo faccia un passo indietro. È possibile che in questa consiliatura si sia sostituito un’assessora al bilancio competente con una politica che oltre a Semplice Salerno leggere con diligenza quanto le viene preparato, resta muta di fronte a quanto accaduto e, in sua vece, prenda la parola il presidente della commissione bilancio?». Particolarmente duro l’attacco della consigliera Pecoraro che elenca i servizi che l’amministrazione ha tagliato per provare a far quadrare i conti: «Lei (dice rivolgendosi all’assessore Avossa, ndr) ha una responsabilità di controllo. Sarebbe stato opportuno rassegnare le dimissioni, considerando anche che il sindaco non le avrebbe mai accettate. Lei è un tecnico perchè non è stata eletta dal popolo ma ora serve un passo di dignità istituzionale perchè sono stati tagliati servizi destinati ai disabili, agli anziani, alla sicurezza e alla polizia municipale. Quale città vogliamo consegnare ai giovani di oggi?», ha detto la consigliera del Movimento 5 Stelle. Parole simili sono state pronunciate anche dal collega Catello Lambiase che ha ribadito la necessità, per assessore e dirigente, di fare un passo indietro e dimettersi.