di Erika Noschese
L’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno sempre più in difficoltà. Il caso Coscioni porta con sé delle conseguenze, non solo per la tenuta dell’intero nosocomio ma anche e soprattutto per la torre cardiologica che ormai da tempo fa i conti con la carenza di personale. Carenza che si è registrata dapprima con l’addio del luminare Severino Iesu e la sua equipe e oggi maggiormente aggravata dal provvedimento della Procura della Repubblica di Salerno che ha interdetto dall’esercizio della professione medica il primario Enrico Coscioni e tutta la sua equipe, coinvolti nella morte del paziente Angelo Maddolo. Oggi il dipartimento fa i conti con pazienti in attesa di un’operazione ma senza medici disponibili. Così, ancora una volta l’azienda è costretta a chiamare medici provenienti da altre zone per procedere. Nella giornata di oggi, infatti, presso il dipartimento Torre Cardiologica del Ruggi dovrebbero arrivare i Cassese e Ferrara di San Giovanni Rotondo per effettuare interventi programmati e urgenti. Le scorse settimane i medici arrivarono invece da Milano per far fronte ad una carenza di personale che sta mettendo in ginocchio l’azienda ospedaliera guidata da Vincenzo D’Amato e che ha trasformato un reparto di eccellenza ad uno scandalo. La domanda a questo punto sorge spontanea: chi pagherà questi medici? A quanto ammonta la cifra che il Ruggi dovrà versare? Nel frattempo, il dipartimento è ancora senza guida: D’Amato, come da accordi già presi verosimilmente anche con la Regione Campania, dovrebbe nominare Longanella nuovo responsabile ma il direttore generale sta temporeggiando, forse in attesa di capire se potrà o meno essere accolta la richiesta dei medici che chiedevano di essere reintegrati dopo l’interrogatorio dei giorni scorsi. Per il momento, nessuna novità su questo fronte e la Torre cardiologica resta in stand by, forse in attesa di tempi migliori. Intanto, proprio in questi giorni inizieranno i lavori di adeguamento dei locali piano semi interrato corpo V Torre Cardiologica che dovrà ospitare il polo di riabilitazione del plesso Da Procida per la realizzazione del nuovo Polo. Un intervento pari a 75 634,07 euro che potrebbe però andare a peggiorare una situazione già particolarmente complessa anche solo dal punto di vista organizzativo. La Torre cardiologica ospiterà l’ambulatorio di riabilitazione cardiologica, con pochi posti letto, fino al termine dei lavori. La sensazione è che oggi presso il Ruggi si viva una fase di approssimazione che rischia di svuotare l’ospedale: sempre più utenti infatti preferiscono la sanità privata alla pubblica o spostarsi in altri presidi della provincia.