di Marco De Martino
Leonardo Menichini è carico in vista del derby, il primo di questa stagione per la sua Salernitana, in programma domani all’Arechi con l’Aversa Normanna alle 11 di mattina. Il tecnico vuole i tre punti: “Abbiamo la necessità di fare una grande partita, dobbiamo essere noi a trascinare il pubblico. Dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco, pur nel rispetto dell’avversario. L’Aversa Normanna –spiega l’allenatore- è una buona squadra ma noi abbiamo la necessità di fare una grande partita. Verranno a fare la partita dell’anno, sono spavaldi ed hanno giocatori di ottimo valore tra cui diversi ex. Massimo rispetto per loro, ma se vogliamo crescere e scalare la classifica dobbiamo vincere le partite in casa e fare bene anche fuori. Mi piace ricordare la massima di un filoso che dice -Nel calcio tutto viene complicato dalla presenza della squadra avversaria-. Vedremo”. La Salernitana, pur avendo incamerato 4 punti, nelle prime due partite non è stata brillante: “E’ vero che a Martina per 70 minuti non siamo riusciti a creare molto, noi abbiamo qualche demerito ma molto l’ha fatto il nostro avversario che si è chiuso ed ha speso molto per poi crollare nel finale. Vanno migliorati gli automatismi, cercando di evitare al massimo gli errori individuali. Affinando gli automatismi –afferma il trainer- gli errori di un singolo possono essere compensati dalla copertura del compagno”. Sulle scelte di formazione, come sempre Menichini è abbottonatissimo. A cominciare da chi sarà il numero uno granata: “Gori è tra i convocati, ma in campo voglio sempre gente al massimo della condizione quindi voglio parlare con lui e capire. C’è tempo 24 ore per farlo e decidere”. Inevitabile la domanda sulla seconda esclusione consecutiva dalla lista dei convocati di Ginestra e Mounard: “Fanno parte del gruppo, ma sono arrivati altri giocatori e sto facendo altre scelte. Scelgo di volta in volta quelli migliori per la gara che affronteremo. Ciro –sottolinea il tecnico-l’ho fatto giocare con il Cosenza, non c’è nessun problema tra noi e le mie sono solo scelte tecniche. I nuovi? Stanno bene, ma non so se possono tenere i 90 minuti”. Il modulo, almeno in partenza, dovrebbe restare il 4-3-3 anche se…: “Questo gruppo –spiega Menichini- può interpretare più moduli, non è detto solo in attacco ma anche dietro. Sono passato al 4-2-4 a Martina perché bisognava rimontare, io non penso ai numeri ma a trovare l’equilibrio. Innanzitutto dobbiamo cercare di non prendere gol perché là davanti con le qualità che abbiamo prima o poi un gol lo facciamo. Insomma dobbiamo trovare equilibrio per esprimerci al meglio, e poi basta che alla fine facciamo un gol più dell’avversario. Stiamo lavorando per migliorare sia nel gioco attivo che nella fase di non possesso”. Le cose migliori la Salernitana le ha fatte vedere nel finale di gara di domenica scorsa, quando in campo c’erano sia Mendicino che Calil: “Possono coesistere, l’hanno dimostrato domenica ma –puntualizza l’allenatore- in questo caso per supportarli gli esterni devono fare più lavoro sporco, rientrando con maggiore frequenza”. Una difficoltà in più sarà rappresentata dall’insolito orario in cui si disputerà il match: “Di mattina i bioritmi sono diversi, ci siamo allenati sempre di mattina anticipando anche la colazione per abituarci alle condizioni che troveremo domani. C’è uno staff medico all’altezza della situazione, ci fidiamo dell’esperienza e della bravura del dottor Leo. Abbiamo predisposto anche un’alimentazione adeguata per andare in campo alle 11 col serbatoio pieno”. Claudio Lotito domani sarà finalmente all’Arechi: “Ci fa piacere che ci sarà anche il nostro presidente, sarà uno stimolo in più a dare il massimo e portare a casa questa vittoria. L’ho sentito domenica dopo la partita, ci ha fatto i complimenti, poi però non l’ho più sentito anche perché ha avuto tanti impegni con la Lazio e soprattutto con la Nazionale. Tra noi c’è un rapporto cordiale e di stima, lui vuole il bene della Salernitana così come –conclude Menichini- io e i giocatori vogliamo portarla in alto”.