di Marco De Martino
SALERNO – Ormai in casa Salernitana sta succedendo tutto ed il contrario di tutto. Non è nemmeno iniziata la marcia di avvicinamento al match contro l’Udinese che la società granata sta già pianificando le mosse in caso di ennesima battuta d’arresto. Appare chiaro ormai che Fabio Liverani potrà conservare la panchina della Salernitana, ereditata non più tardi di 15 giorni or sono da Filippo Inzaghi, solamente se dovesse riuscire a fare risultato pieno alla Dacia Arena. E così Iervolino sta vagliando le possibili soluzioni alternative, in primis quella di un clamoroso ritorno di Inzaghi. Quest’ultimo ha aperto a questa possibilità a patto che il presidente della Salernitana si liberi di Walter Sabatini (che ieri ha annunciato su Instagram di essere guarito e pronto a tornare al fianco del gruppo). Un aut aut da parte di Inzaghi, memore della fine burrascosa del rapporto di collaborazione con il Dg appena due settimane fa.
IL BRUSCO DIVORZIO La rottura tra i due si consumò all’indomani dell’esonero del tecnico piacentino da parte della Salernitana: “A un certo punto della vita la verità diventa necessaria, quasi un’impellenza – disse Sabatini durante la conferenza stampa di presentazione di Liverani – Mi devo scusare con Inzaghi, non l’ho aiutato abbastanza. Una serie di episodi mi hanno condizionato a gennaio, per questo ho portato avanti il mercato un po’ a rilento. Non sono riuscito a regalargli i rinforzi già nei primissimi giorni di gennaio, per questo mi scuso con lui augurandogli tutta la fortuna di questo mondo. Avrei dovuto farlo, non ci sono riuscito”. Non si fece attendere la risposta di Filippo Inzaghi, stavolta a mezzo social, il quale non accolse le scuse di Sabatini ma, anzi, sparò su di lui e sulla società: “Ho sposato il progetto con trasparenza e quest’ultima è ciò che avrei voluto, soprattutto sul mercato, che a mio avviso è stato tardivo e non in linea. A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro”.
LA SOLUZIONE INTERNA Un’altra possibilità è quella che conduce alla classica soluzione interna del traghettatore. Stefano Colantuono, allenatore della Salernitana già due stagioni fa prima di essere avvicendato da Davide Nicola, attuale Responsabile del settore giovanile granata e dunque già a libro paga di Iervolino, è il profilo che risponde in pieno all’esigenza della società granata di chiudere la stagione con dignità in vista della rivoluzione estiva. Con lui potrebbe esserci Franck Ribery, il quale potrebbe muovere i primi passi da tecnico proprio alla guida della Salernitana venendo affiancato, visto che non ha ancora il patentino, proprio da Colantuono.
NOVITA’ IN VISTA Intanto Liverani continua a lavorare nell’ottica della trasferta di Udine. Come accaduto una settimana fa, il tecnico sta valutando la possibile rivoluzione tecnica e tattica per dare la scossa al gruppo. Contro il Monza ciò non è avvenuto, contro l’Udinese, dopo tutto quello che è accaduto in seguito al traumatico ko con i brianzoli, potrebbe invece verificarsi. Liverani potrebbe pertanto passare alla difesa a quattro, schierando un centrocampo con tre uomini ed un attacco composto da forze fresche, con Vignato, Gomis e Weissman in rampa di lancio.