Di Marco Visconti
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni attacca il governatore Vincenzo De Luca su come ha utilizzato i fondi di coesione, dedicandoli, secondo Meloni, sostanzialmente alle sagre, tra queste rientrerebbe anche la festa della Madonna delle galline di Pagani, alla quale, secondo alcuni giornali, sarebbero stati dati al Comune di Pagani 140mila euro. Il sindaco del Comune di Pagani Raffaele Maria de Prisco fa chiarezza, «questi 140mila euro – dato ripreso dal giornale Libero NdR– non fanno parte della mia amministrazione, i Poc che coinvolgono più città portano il nome della festa del Comune capofila, in questo caso lo era Pagani, negli anni addietro, dunque 140mila erano divisi su vari comuni ma si prende il nome del Comune capofila. Noi spendiamo in media 60mila euro per la festa della Madonna delle galline, soprattutto li spendiamo in sicurezza, per cui abbiamo tante spese per garantire la sicurezza per migliaia di visitatori».
Continua De Prisco, «a noi negli ultimi anni la Regione ha dato poco, la quota di Pagani è di 20mila euro su 120mila per 6 comuni». In realtà la cifra non è di 140mila, dato ripreso da «Libero», né 130mila euro, dato ripreso da «Open», ma 160mila euro, così come decantato da Opencoesione, di cui 30mila euro rientrerebbero per la festa paganese.
Questo dato fa parte della programmazione 2014-2020, la quale rendicontazione terminerà nel 2025.Va precisato che la festa della Madonna delle galline, rispetto alla sagra dello scazzatiello o alla festa del fagiolo quarantino o della patata di Volturara Irpina, non è una sagra. Proprio su questa base il primo cittadino di Pagani ha scritto una lettera aperta al governatore Vincenzo De Luca e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni a ravvedersi oltre che confrontarsi durante la festa della Madonna delle galline.
«Sono qui a scrivere, commenta De Prisco, per chiedere agli onorevoli presidente del Consiglio dei Ministri di uscire dalle bagarre politica e soprattutto di non coinvolgere sindaci e comunità in scontri che poco hanno a che vedere con il merito delle spese di cui si parla, avendone al contrario più cura e rispetto.
Il sottoscritto è tra i sindaci della Campania che non ha partecipato alla protesta del governatore, perché crede ancora che i tavoli della discussione debbano essere istituzionali, costruttivi e soprattutto non a uso della lotta politica strumentale in vista delle elezioni Europee. D’altro canto inviterei il Presidente del Consiglio Meloni a non considerare sprechi quelli che sono investimenti per feste di promozione territoriale che rappresentano concretamente il respiro dell’economia in larga scala di tante comunità».
De Prisco lancia l’appello ai due soggetti istituzionali a confrontarsi istituzionalmente alla città di Pagani in occasione della festa della Madonna delle galline.