di Andrea Verderame
Il giovane Antonio Fiorillo è stato recentemente incaricato dalla sindaca di Battipaglia Cecilia Francese del ruolo di Assessore con deleghe all’Avvocatura, Istruzione, Transizione Digitale, Cimitero e Servizi Demografici. Il neo assessore affronta temi cruciali quali il grado partecipazione di ragazzi e ragazze alla vita politica e la sfida della transizione digitale, offrendo chiarimenti sull’attualità cittadina e della comunità.
Lei viene dal Forum dei Giovani, come tale esperienza ha influenzato la sua percezione della politica?
“Penso che la mia nomina sia anche un segno di apertura e fiducia dell’amministrazione verso i giovani. Quello che ho sempre pensato e che spero di trasmettere è che i giovani hanno le competenze e, soprattutto, la voglia di fare. Semplicemente, rimangono lontani dalla politica e dall’amministrazione perché si tende a tenerli distanti; si percepisce la politica come un circolo chiuso dove è difficile entrare se non sei “figlio di” o se non sei raccomandato da qualcuno, ecc. Mi fa piacere, infatti, che io sia stato nominato non avendo nessun familiare che abbia mai fatto politica. Quindi, penso che se ci si impegna, se ci si mette a disposizione, se si ha voglia di fare, di costruire qualcosa, nonostante le tipiche difficoltà burocratiche, ci si riesce. Io ho avuto la fortuna di iniziare dal Forum che era composto da 19 ragazzi, qualcuno più appassionato di altri alla politica in sé per sé, ma tutti volenterosi di mettersi al servizio di Battipaglia e di fare qualcosa di utile per i giovani e per ridare vita alla città ed evitare di essere costretti ad andare fuori per passare anche il fine settimana”.
Quali strategie o iniziative ritiene possano essere adottate per incoraggiare la partecipazione dei ragazzi alla vita politica?
“Innanzitutto, quello che ritengo importante è coinvolgerli nelle decisioni, non renderli meri spettatori. Il primo esempio che mi viene è la manifestazione che inizierà lunedì al Comune che è il concorso “Battipaglia in arte”, che è stato proposto e organizzato dalla Pro Loco e al quale ho subito deciso di dare una mano proponendolo alle scuole. Infatti, quando si propone qualcosa che preveda una partecipazione attiva dei ragazzi, il riscontro arriva subito: abbiamo avuto oltre 200 opere che saranno esposte per tutta la settimana prossima, da lunedì a domenica, nel salotto Comunale. Ed è questo che poi li avvicina anche alla politica, perché li si porta nel salotto Comunale a mettere in mostra una propria arte, qualcosa fatto con le loro mani. Chiaramente si spera di coinvolgerli sempre di più”.
Nei giorni scorsi, l’attenzione sull’attualità cittadina è stata carpita dalla questione riguardante il ritrovamento di alcuni pezzi di plastica all’interno di due panini serviti nella mensa di un plesso scolastico del territorio. Può fare chiarezza sul caso?
“Intendo rassicurare le persone: proprio ieri i carabinieri hanno mandato una nota al Comune affermando che, dopo accertamenti, svolti presso il panificio non avevano rilevato criticità tali per cui ci fosse dare rinvenire lì il problema e, quindi, avevano comunicato che non c’erano ragioni ostative al ripristino del servizio da parte di quel fornitore. Il Comune, di conseguenza, ha fatto una nota con la quale comunicava alla ditta che gestisce la refezione, la Cirfood, di poter ripristinare il servizio. Però, è uscito sui giornali qualche articolo in cui si diceva che quella attività era stata chiusa perché in esso avevano trovato delle criticità igienicosanitarie. Questo per rassicurare, perché il riscontro dei carabinieri, almeno quello dato al comune, è altro e, infatti, il servizio verrà presto ripristinato con quel fornitore proprio perché eh abbiamo avuto la garanzia dei controlli svolti da parte dei carabinieri e dei NAS che hanno accertato che non è stato frutto di un’alterazione del processo produttivo. Non hanno ancora capito come ci possono essere finite e si pensa che ci possa essere stata un’alterazione dolosa sulla quale indagheranno”.
Qual è la sua posizione rispetto alle affermazioni che descrivono Battipaglia come una città che poco ha da offrire in termini di divertimento?
“Battipaglia ha tutte le potenzialità per essere una città per ragazzi. È chiaro che lo si deve valorizzare questo aspetto, cioè, è necessario che ci sia l’apporto di tutti: quando sono state organizzate manifestazioni per i ragazzi, penso ad un’iniziativa che facemmo col Forum nella scorsa estate, ci fu una partecipazione massiccia sia di ragazzi di Battipaglia, sia provenienti dai paesi limitrofi. Quindi, quando si organizzano le cose, Battipaglia è attiva e partecipe. È chiaro che è difficile che si possa organizzare sempre qualcosa da parte del comune, ma è necessario che si crei un circolo virtuoso per cui anche le attività organizzino qualcosa per, appunto, ravvivare la città; chiaramente l’amministrazione dovrà sostenerle, e lo fara sicuramente. Si sta creando, almeno da quel poco che sono riuscito a percepire, un circolo abbastanza importante di associazioni attive sul territorio che stanno riprendendo vita, dopo qualche anno, forse, un po’ di pausa anche dovuto al fatto che finanziariamente il Comune non era proprio messo benissimo. Adesso, qualche soldo in più c’è, quindi si riesce forse a finanziare di più. A proposito di questo, sempre la settimana prossima inizierà un confronto con le associazioni che saranno coinvolte nel progetto di PN Metro Plus: ci saranno una serie di riunioni con le associazioni, divise per categoria, al fine di fare una sorta di coprogettazione fra comune e associazioni da sottoporre al Ministero per ottenere un finanziamento”.
In passato si è discusso, tra le altre, della possibilità di dar vita ad una biblioteca cittadina che potesse fungere da luogo di studio e di associazione. Ci sono delle novità in tal senso?
“Si, in realtà il progetto c’è e, purtroppo, come da notizia di qualche settimana fa, il primo bando presentato (per la ristrutturazione dei locali, ndr) è andato deserto. È stata individuata la struttura, che è quella di via Gramsci, dove realizzare la biblioteca ma manca purtroppo l’assegnazione. Non so se è già stato fatto il bando, o se dovrebbe essere riproposto a breve ma speriamo che ci sia partecipazione. Verrà leggermente modificato il bando precedente cercando di renderlo più appetibile però, purtroppo, la problematica era questa sostanzialmente”.
Tra le deleghe che Le sono state affidate vi è quella relativa alla transizione digitale. In che forme può esplicarsi questo obiettivo?
“Per quanto riguarda la transizione originale, abbiamo concluso l’iniziativa “Wi-Fi in piazza” che è stata realizzata con i fondi del PNRR, con cui sono state attivate una serie di postazioni wi-fi gratuite all’interno delle piazze di Battipaglia. Qualche altra postazione verrà attivata nei prossimi mesi perché c’erano problemi tecnici a Belvedere e a piazza Amendola. Poi i fondi relativi alla transizione digitale sono stati anche utilizzati per acquistare una piattaforma in modo da rendere facilmente consultabile il sito istituzionale, che attualmente viene usato soltanto per capire in quale ufficio recarsi. Invece, con la nuova piattaforma è possibile anche richiedere gran parte dei servizi erogati dal comune e, quindi, seguire la procedura, in modo da sapere quando è completa e quindi recarsi semplicemente a ritirare il documento pronto. Quindi si ricerca di rendere tutto digitale in modo che eventuali integrazioni documentali possono essere presentate sulla piattaforma e facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini”.
A qualche mese dalla sua nomina, quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere nel prossimo futuro?
“Sarebbero tantissimi, anche in relazione alle tante deleghe che ho ricevuto. Per quanto riguarda quella che è sicuramente la più importante, quella dell’istruzione, cercare di incentivare la partecipazione attiva dei ragazzi. Faremo nei prossimi mesi una nuova edizione del workshop sul cambiamento climatico, in collaborazione con l’assessore all’ambiente Chiera; riandremo nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi al rispetto dell’ambiente e sui temi dell’inquinamento. Cercheremo sempre di avere un approccio piuttosto concreto: prevedere la partecipazione, anche una sorta di aspetto competitivo, se possibile, in modo da stimolare i ragazzi a partecipare con proposte e istanze, in modo da capire quali sono gli interessi della popolazione”.