Scafati/Salerno. Nell’ordinanza del gip Piero Indinnimeo sulle estorsioni e la droga tra l’Agro nocerino e i Vesuviani emerge come alcuni degli indagati avrebbero rubato i soldi dello spaccio ad altri appartenenti dal gruppo di pusher che facevano capo a Dario Federico. Decine di migliaia di euro. Capitò due anni fa quando Salvatore Di Paolo e Antonio Forte sottraggono la somma di danaro (nascosta in un’auto) frutto dell’attività di spaccio su grande scala (105mila euro) ai due Marigliano (Matteo e Alex) e per assicurarsene il possesso inventano una serie di ragioni per le quali non procedono alla restituzione nonostante, come previsto, Marigliano immediatamente individuò in Antonio Forte l’autore del furto. Impossessamento che diviene definitivo quando a Marigliano viene fatto credere che la somma di danaro è stata loro sottratta a seguito di una rapina eseguita da ignoti proprio mentre costoro stavano per reinvestire la somma nell’acquisto di sostanza stupefacente. I due Marigliano così avrebbero poi picchiato con violenza Antonio Forte e ne minacciavano la moglie costringendolo a restituire la somma di danaro. “Hai ventiquattro ore di tempo per portare i soldi miei, a Pagani, qui altrimenti te lo giuro vedi che tu te la vedi, adesso proprio brutta! So che è scesa tua moglie dalla cinquecento rossa! La prossima: volta non lo so come può avvenire! Ah! Perché sei andato troppo, troppo bene oggi! Hai capito?” . I due Marigliano lasciarono perdere la consorte del Forte e poi lo picchiarono con violenza attraverso una spedizione punitiva che costrinse lo stesso Antonio Forte a rivolgersi alle forze dell’ordine. E avendo capito di non poter spifferare tutto ai carabinieri lo stesso Forte si rivolse a Dario Federico il quale non esita a contattare Matteo Marigliano prima minacciandolo e poi per svelargli che quel denaro rubato serviva ad acquistare altro stupefacente e che sarebbe stato ritornato indietro con gli interessi dopo aver spaccio la droga. Tutto questo avvenne nell’estate di due anni fa. Domani e martedi al via gli interrogatori di garanzia davanti al gip Pietro Indinnimeo del Tribunale di Salerno dove compariranno i 25 finiti in carcere (altri 5 sono irreperibili) quindi si proseguirà nei giorni successivi per i 6 raggiunti da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliare.
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