Autonomia differenziata, la sinistra fa fronte comune per contrastare il Dl - Le Cronache
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Autonomia differenziata, la sinistra fa fronte comune per contrastare il Dl

Autonomia differenziata, la sinistra fa fronte comune per contrastare il Dl

Necessario un centrosinistra unito per evitare che l’Italia si spacchi di fronte all’autonomia differenziata che potrebbe provocare danni incalcolabili: è, in sintesi, quanto emerso dall’incontro “Autonomia differenziata e premierato: le riforme di sistema viste dal Sud” tenutosi ieri mattina presso il Salone di rappresentanza della Provincia. Ad aprire  i lavori una relazione di Federico Conte, presidente dell’associazione Cittadino Sudd: “L’approvazione al Senato del testo sull’autonomia differenziata determina una emergenza politica, è una questione sociale vera perché l’autonomia differenziata rappresenta una vera e propria eversione, la Consacrazione del divario tra nord e sud e una esasperazione di un regionalismo già malato – ha dichiarato l’ex deputato di Liberi e Uguali – Inserire su questo percorso il premierato, cioè l’idea delle elezioni dirette del premier che va a occupare e a ridurre gli spazi del Presidente della Repubblica, che è stato per gli italiani un punto di riferimento e uno elemento di stabilizzazione del sistema, con un ulteriore ridimensionamento del parlamento che va per perdendo e svilendo la sua funzione rappresentano temi su cui la sinistra non può tacere”. Una battaglia, quella contro l’autonomia differenziata, portata avanti dal deputato del Pd Piero De Luca: “l’autonomia è una bandierina ideologica che la Lega immagine di rivendicare alle prossime elezioni europee rispetto alla riforma del premierato che Fratelli d’Italia sta portando avanti e che peraltro pericolosissima perché riduce e limiterà i poteri del capo dello Stato, il potere del Parlamento e anche una riforma alla quale noi ci opponiamo con forza”. Presente all’iniziativa anche l’ex ministro Andrea Orlando: “è in campo un progetto che rischia di spaccare il Paese, di far fare dei passi indietro ai territori più in difficoltà e anche di realizzare un anacronismo perché mentre gli altri paesi cercano di realizzare politiche che integrino di più diversi territori qua si va in una direzione opposta, credo che sia una direzione da fermare, mobilitando tutti coloro che hanno consapevolezza di questo rischio. Il deputato Orlando si è detto disponibile a portare avanti una battaglia contro il cosiddetto dl Calderoli che rischia di mettere ancora più in difficoltà il Mezzogiorno, in un momento già particolarmente critico per il Paese. “Si tratta di mettere in campo le forze economiche e sociali che rischiano di essere colpiti da questo tipo di progetto”, ha aggiunto Orlando. Intanto, dalla Campania è stata già annunciata una importante mobilitazione nazionale: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, infatti, nei giorni scorsi ha illustrato alla stampa le iniziative che la Regione Campania metterà in campo nelle prossime settimane contro l’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata proposto dal Governo. Per queste ragioni partirà nelle prossime settimane una serie di iniziative, in primis “con gli amministratori per lo sblocco dei fondi Sviluppo e coesione che sta mettendo in grandissima difficoltà il Mezzogiorno d’Italia. Poi col mondo della cultura e con il mondo delle imprese. Un anno e mezzo di ritardo significa che i cantieri partono tra tre anni. E poi faremo anche un’iniziativa sul tema della sburocratizzazione del Paese. E’ una cosa che si può fare senza toccare la Costituzione”.