“Il mio è un appello al buonsenso, alla coesione. Il mio è un appello all’Italia”. In una lettera aperta, il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi ripercorre gli ultimi giorni all’indomani della notizia dei tagli ai fondi per la cultura. “Non avrei mai voluto scrivere questo appello con queste parole ma sento fortissima la necessità di comunicare il rischio che stiamo correndo. Non vorrei usare il termine annullamento per il nostro evento, ma al tempo stesso non esiste la possibilità di realizzare un’edizione ridotta di Giffoni o di rimandarlo. Questo blocco, che ovviamente mi auguro possa essere solo temporaneo, ha delle conseguenze importanti già in questa fase dell’anno. Non siamo in grado in questo momento di avviare l’apertura delle iscrizioni alle nostre giurie. Non siamo in grado di svolgere le nostre attività all’estero. Non siamo in grado di realizzare ora i nostri progetti sociali che riguardano quegli aspetti più problematici riferiti alle nuove generazioni, dal contrasto alla povertà educativa alla salute mentale. E questo in particolare lo dico con grande amarezza nel cuore. Ancora, non siamo in grado di realizzare le nostre produzioni e di promuovere le anteprime mondiali. Non siamo in grado di avviare il lavoro di allestimento del programma con le presenze di talenti nazionali ed internazionali. Di fronte a questa situazione – aggiunge Gubitosi – non possiamo stare a guardare. È mio dovere mobilitare le coscienze. Giffoni non si può fermare, non può essere mutilato, ridotto, compresso. Il mio appello è al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni affinché quanto prima si proceda alla sottoscrizione dell’accordo di programma che ci consentirà di entrare nella disponibilità dei fondi. Il mio appello è ai Ministri di questo Governo. Molti li conosco personalmente. E molti conoscono la realtà di Giffoni. Il mio appello è ai parlamentari, in particolare a quelli del Sud perché svolgendo una funzione di rappresentanza si facciano interpreti virtuosi di questa criticità, senza far prevalere l’interesse di parte su quello generale. Il mio appello è alle forze politiche tutte, di maggioranza e di opposizione, perché siano al nostro fianco in questo momento di difficoltà. La mia è perciò una chiamata alle arti. Il nostro è un appello corale, che vuole arrivare a tutti, auspicando che il Ministro Raffaele Fitto ed il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, arrivino ad una risoluzione immediata di questa controversia che danneggia il nostro Paese. Il nostro è un appello alla coesione perché nessuno possa portare sulla coscienza il peso della colpa, quella di aver inferto un colpo mortale al sistema cultura del Paese più bello del mondo, la nostra Italia. Se questa criticità rientrerà in tempi rapidi, lavoreremo giorno e notte per poter assicurare a tutti un Giffoni ancora più felice: per questo, fate presto!”.