Il suo contratto è arrivato sul gong, ed è stato l’ultimo depositato da una squadra di serie A prima della chiusura della finestra invernale di calciomercato. E, probabilmente, anche quello che ha fatto più rumore. Non tanto per la storia sportiva di Shon Weissman, 27 enne bomber con gol a raffica disseminati tra Israele, la serie A austriaca e la seconda lega spagnola, quanto per le polemiche che, da tempo, si porta dietro l’attaccante che la Salernitana ha prelevato dal Granada a pochi minuti dalla chiusura del mercato. Nato ad Haifa nel febbraio del 1996, Weissman è finito nell’occhio del ciclone più per motivi politici che per le sue doti di implacabile cannoniere da area di rigore. Sui social, infatti, il calciatore della nazionale israeliana è intervenuto sul conflitto tra Israele e Palestina con frasi forti a sostegno del suo Paese. Post che hanno sollevato un autentico polverone nonostante siano stati rimossi dalla rete poco dopo. Per quelle prese di posizione Weissman è stato denunciato da alcuni cittadini palestinesi che vivono a Granada per incitamento e provocazione alla violenza. Vicende che hanno finito per condizionarne anche il rendimento sportivo. Ad ottobre, infatti, l’attaccante del Granada non ha potuto prender parte alla trasferta della sua squadra con l’Osasuna per motivi di sicurezza in quanto si temeva un clima ostile nei suoi confronti. Successivamente ha collezionato solamente altre tre presenze con il Granada, l’ultima delle quali risale al 2 dicembre contro il Real Madrid. Da allora solo panchina e mancate convocazioni. Anche in Nazionale, però, Weissman si è fatto notare per un’esultanza polemica: è successo dopo il gol messo a segno in Israele-Svizzera, partita giocata in Ungheria e valida per le qualificazioni europee. Polemiche e tensioni che l’attaccante spera di accantonare definitivamente con la sua nuova esperienza in Italia. Walter Sabatini, direttore generale della Salernitana, ha scommesso su di lui per rinforzare l’asfittico attacco dei campani, ultimi in classifica e coinvolti nella lotta per non retrocedere. Il suo ingaggio, tuttavia, anche in Italia ha fatto molto discutere e sui social ci si è divisi tra favorevoli e contrari.
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