Occorre dare risposte certe e veloci al tessuto imprenditoriale e migliorare il sistema delle relazioni con le istituzioni, in maniera particolare con la Regione Campania. E’ quanto emerso nel corso del convegno “Valore Presente Rinnovamento Futuro” alla Stazione Marittima di Napoli organizzato dal coordinamento campano di Cna (Confederazione nazionale dell’ artigianato e della piccola e media impresa). “Con l’iniziativa di ieri Cna ha voluto ribadire la funzione dialogante che ha in Regione Campania. Siamo il ponte tra le istituzioni e le piccole imprese artigiane, ma anche attori protagonisti nei processi di sviluppo che si stanno creando sul nostro territorio”, ha detto Vincenzo Santo, coordinatore Campania e presidente di Cna Campania Nord all’evento che ha visto anche la partecipazione del governatore Vincenzo De Luca. Un accenno al momento economico difficile acuito dalla crisi internazionale, ma anche alle potenzialità del territorio. “Il tema del trasporto delle merci è cruciale per la nostra economia.
E’ abbastanza scontato pensare ad una notevole riduzione dei volumi per i porti di Napoli, Salerno e di Gioia Tauro a causa dei conflitti” ha evidenziato Santo. “Va quindi posta attenzione alla nostra logistica che deve essere coinvolta nei processi decisionali con l’autorità Marittima del Mar Tirreno. Il Pnrr è una possibilità che va governata. Il piano prevede risorse per 237 milioni di euro di cui 67 a fondo perduto. Va focalizzata l’attenzione su quella parte di capitale che deve essere restituita e che oggi, costituisce un nuovo debito per il nostro Paese. Per essere realmente funzionale il Piano avrebbe dovuto prevedere una fase di concertazione tra Regione e istituzioni territoriali che, invece, non c’è stata creando pericolose sfasature”. Un passaggio anche sul distretto del lusso. Per il coordinatore Cna Campania la creazione del distretto orafo da parte della Regione “è un’opportunità importante anche perché, se si formalizzasse per dimensioni e numero di aziende, potrebbe essere il terzo distretto d’Italia”. All’incontro anche Dario Costantini presidente nazionale Cna che ha visitato aziende del territorio campano. “Ho trovato aziende che ce la stanno mettendo tutta”, ha spiegato. “Non dimentichiamo che dal 2008 il nostro Paese sta vivendo una crisi dopo l’altra. Invece ho trovato imprenditori caparbi che continuano a investire con coraggio nelle proprie aziende, a creare occupazione”. Non mancano le ombre “e sono quelle conseguenti a questo lungo periodo di crisi che stiamo vivendo”, ha aggiunto. “Voglio ricordare che dal 2008 ad oggi nel nostro Paese hanno chiuso 222mila imprese artigiane: numeri da guerra. Ma gli artigiani e gli imprenditori d’Italia vanno avanti. Oggi bisogna dar loro risposte, ad esempio su temi energetici. La rinnovata crisi del Mediterraneo, temiamo, porterà ad un acuirsi del problema. Un problema che dalla fine del 2021 si fa sentire in modo pesante sul bilancio delle nostre aziende. Ma noi come Cna abbiamo presentato ai due governi un progetto sull’autoproduzione di energia: vogliamo installare sui tetti dei nostri capannoni il fotovoltaico. Credo che la prossima settimana sara’ quella che ci porterà ad una definizione con il Governo”.