di Rosa Coppola
C’è sempre un prima e un dopo nella vita di ognuno. Accadimenti che ci segnano e ci cambiano. Il cambiamento puo’ essere interno e, quindi, non visibile al mondo; in altri casi la spinta interiore puo’ stravolgere il nostro stile di vita, rivoluzionando anche il nostro aspetto.
Questo è accaduto ad Ayya Soma, la seconda donna italiana ordinata monaca buddista, co-fondatrice del Monastero “Empty Cloud” nel New Jersey, e ispiratrice di un secondo omonimo luogo di meditazione di fresca inaugurazione a Bari, lasciatasi alle spalle una vita da fashion journalist a New York. Giovanna Maselli, così all’anagrafe di Salerno, aveva una carriera giornalistica ben avviata. Inizi a Milano, poi la Grande Mela dove lavorava per un famoso magazine di moda e collaborava con diverse testate nazionali italiane. Aveva amici, una persona della quale era innamorata.
Insomma, una vita niente male: sei giovane, fai il lavoro che ti piace e vivi pure a NY. Ma Giovanna non si sente soddisfatta.
“Non ero felice, non ero totalmente felice”.
E la ricerca di questa felicità non la lascerà piu’.
“Sono sempre stata molto ambiziosa, ma non per quello che riguarda necessariamente i soldi, la carriera o cose materiali. Parlo di ambizioni legate alla felicita’ che hanno sempre condizionato tutte le mie decisioni. Sembra che ora stia facendo qualcosa di diverso, molto diverso, dalla mia vita precedente ma è solo un proseguimento della vita stessa. Mi trovavo a NY e facevo un lavoro che mi piaceva, mi ero innamorata, avevo gli amici ma ero infelice, ancora. Piu’ che infelice non ero ancora permanentemente felice”.
Poi il colpo di fulmine, circa 14 anni fa, vicino Rieti. Giovanna entra in un Tempio buddista e sente che quella era la sua strada. Ritorna a NY e parzialmente cambia la sua vita (laica rinunciante), continuando a lavorare ma frequentando un monastero. Poi la svolta nel 2015 quando Giovanna incontra Bhante Suddhaso (Monaco Theravāda and Mahāyāna Buddhism), con il quale apre un luogo di meditazione. Rinunce dopo rinunce, mesi dopo mesi, abbraccia la pratica e viene ordinata monaca. Ayya e Bhante lasciano la Grande Mela e si trasferiscono nel New Jersey dove fondano un vero e proprio monastero, l’Empy Cloud che si sdoppia e apre anche in Italia.
Ayya è la seconda donna italiana (la prima e’ di Napoli) a essere ordinata monaca (Theravada Buddhist) ed e’ tra le 75 presenti in Occidente. Ma come vive un monaco buddista?
“Noi monaci abbiamo rinunciato a tutto. Viviamo di elemosina, giriamo per la citta’ facendo la questua e per mangiare siamo legati alla generosita’ delle persone. Quando invece restiamo nel Monastero, preghiamo e meditiamo”.
Ma possibile che davvero non manca nulla della vita precedente?
“In verita’ io mi chiedo come sia riuscita a fare la vita da laica!”.
E la vita futura? Un monaco buddista pensa mai al proprio futuro?
“Non penso al futuro, non ho il pensiero della pensione, di un mutuo, non ho paura di dove andro’ a dormire. Noi dormiamo anche nella foresta e affrontiamo le paure, per superarle. Penso al futuro ma nel senso di migliorarsi, di migliorare se stessi”.