Baronissi. Il Pd non sceglie ma Marco Picarone pronto ad ufficializzare - Le Cronache
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Baronissi. Il Pd non sceglie ma Marco Picarone pronto ad ufficializzare

Baronissi. Il Pd non sceglie ma Marco Picarone pronto ad ufficializzare

di Mario Rinaldi
Manca l’ufficialità. Ma si può affermare, quasi con certezza, che l’attuale assessore alle Politiche Sociali di Baronissi, Marco Picarone, dovrebbe essere il terzo candidato a sindaco nelle elezioni che si terranno la prossima primavera per il rinnovo del Consiglio Comunale. E’ lo stesso Picarone a spiegare le ragioni che lo stanno spingendo a scendere in campo in prima persona dopo l’ufficialità delle candidature dell’attuale vicesindaco Anna Petta e del leader di Fdi cittadino Tony Siniscalco.
Assessore Picarone si sta concludendo l’era Valiante dopo due mandati consecutivi. Può tracciarci un bilancio di questi 10 anni?
“Ho fatto parte di entrambe le compagini amministrative. Nella prima consiliatura, inizialmente, come consigliere comunale e, successivamente, come assessore con delega al personale, sicurezza urbana e servizi demografici; nella seconda consiliatura come assessore con delega alle politiche sociali, allo sport ed alla sicurezza urbana. Il bilancio dell’azione amministrativa è, sostanzialmente, positivo, nel senso che sono state fatte molte cose buone per la nostra comunità, alcune potevano essere fatte meglio, qualche altra non l’ho condivisa e mi sono sempre battuto per evitarla”.
Nella prossima primavera si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Al momento sono due i candidati che hanno ufficializzato la candidatura: Anna Petta e Tony Siniscalco. Lei ha deciso di scendere in campo?
“Nelle elezioni di 5 anni fa, ho raccolto un consenso personale notevole, che non ha eguali nella storia del voto amministrativo con preferenza unica del nostro Comune. Ho svolto il mio ruolo con serietà, dedizione, sacrificio, lealtà e, mi permetto di dire, con competenza. Per me sono stati anni importanti, è cresciuta la mia consapevolezza e, credo, siano ulteriormente cresciuti i miei consensi. Sento di dovere tanto a chi ha creduto e crede in me, a chi mi segue: è un patrimonio che non va disperso”.
Quando si è fatto il suo nome come possibile candidato sindaco tutti hanno immaginato a una scissione all’interno del centrosinistra con Petta da una parte e lei dall’altra. Cosa ne pensa?
“Io farò il mio percorso. Non sono in grado oggi di stabilire cosa accadrà. Le rotture sono sempre la conseguenza di gestioni non lineari, di percorsi precostituiti a vantaggio di qualcuno e quindi, inevitabilmente, a danno di altri, di autentiche fughe in avanti. Anche da questo punto di vista, credo di essere assolutamente in pace con la mia coscienza. Oltretutto, in merito ad una ipotesi di “scissione all’interno del centrosinistra” a Baronissi, ritengo che, l’attuale amministrazione, non rappresenti compiutamente le diverse sensibilità e competenze di centrosinistra e progressiste presenti nella nostra città (che vanno recuperate e coinvolte nella futura azione amministrativa, soprattutto per il bene di Baronissi). Sono anche consapevole del fatto che ci vorrà del tempo e molto lavoro per rimarginare le ferite che sono frutto della logica della divisione e del nemico da combattere. Saprò bene da che parte stare”.
A un certo punto, tra gli ambienti istituzionali è trapelato anche il nome di suo zio, Franco Picarone, attuale Consigliere Regionale. Lei conferma?
“Il consigliere regionale Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio, mio zio, è impegnatissimo nel ruolo che svolge. E’ molto apprezzato, sia dai cittadini che dagli amministratori locali, per la qualità del suo impegno politico. Non mi risulta che, l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco di Baronissi, sia mai stata sul tappeto. Si è sempre trattato di un modo “diverso” per creare ulteriore confusione a Baronissi”.
Che campagna elettorale si attende? Secondo lei ci sarà una continuità con l’attuale amministrazione o prevarrà un elemento di rottura?
“Io auspico, innanzitutto, una campagna elettorale improntata alla civiltà e alla correttezza del confronto politico. Credo che sia davvero importante essere leali e trasparenti con i cittadini, raccontare loro la verità, di quello che è stato e, ancora di più, di quello che si intende ed è possibile fare e con chi farlo. Premesso che ritengo ineludibile la scelta di un candidato sindaco espressione della nostra città, francamente non credo ci possa essere continuità con l’attuale esperienza amministrativa. E’ indispensabile fare i dovuti distinguo, non si può fare di tutt’erba un fascio, ma è evidente che è mancato lo spirito di squadra. Una squadra si costruisce con regole che valgono per tutti, con l’impegno di ognuno verso un obiettivo comune, con rapporti interni leali e corretti, con il riconoscimento del merito (che in politica si misura con il consenso della gente (voti) e con la capacità di gestione della cosa pubblica), senza alcuna imposizione. Solo così un gruppo diventa squadra e nella squadra non nascono le gelosie e le inimicizie. E’ evidente che si è preferito alimentare la logica del gruppo proprio per determinare divisioni”.
Immagina dei punti fondamentali per la costruzione di un programma da sottoporre al corpo elettorale?
“Il programma elettorale dovrà essere innanzitutto realizzabile e va costruito nel corso di questi mesi non nel chiuso di una stanza né a cura dei soli “addetti ai lavori”. La collegialità e la condivisione devono diventare strumenti di lavoro fondamentali, poi, è evidente, c’è chi si deve assumere le responsabilità. Bisognerà aprirsi davvero alla città, favorire l’effettiva partecipazione di chi vuole il bene della nostra comunità e valorizzare le tante competenze che, senz’altro, ci sono. Certo alcune idee ci sono, da alcuni temi non si potrà prescindere: attuazione del PUC, con salvaguardia del verde e dello skyline della nostra città, con deroghe limitate a casi giustificati ed eccezionali; diversa attenzione al sociale, partendo dall’eliminazione degli sprechi di gestione e creando nuovi servizi alla persona e, ancora di piò, a chi ha più bisogno; impegno concreto alla creazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica; dare concretezza alla realizzazione della Città della medicina; salvaguardia del territorio e diversa attenzione alle frazioni; sostegno a cultura e sport con la realizzazione di nuove strutture (anche con l’utilizzo di fondi PNRR), miglioramento e riqualificazione di alcune di quelle già esistenti. E’ solo una parte dei temi sui quali c’è tanto da lavorare”. Dunque, se Picarone ufficializzerà la sua candidatura ha lasciato chiaramente intendere che lo farà in maniera autonoma, staccandosi dall’attuale maggioranza di governo. A questo punto bisognerà cercare di capire quali alleanze verranno costruite e con chi. Ad ogni modo, manca poco per avere il quadro completo.