Progressioni verticali. Adolfo Abate: «No al punteggio per gli incarichi conferiti» - Le Cronache
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Progressioni verticali. Adolfo Abate: «No al punteggio per gli incarichi conferiti»

Progressioni verticali. Adolfo Abate:  «No al punteggio per gli incarichi conferiti»

di Erika Noschese
Sì al punteggio per le idoneità acquisite nei precedenti concorsi, eliminare i punti assegnati agli incarichi formalmente acquisiti, ridurre il punteggio per l’anzianità di servizio e inserire le certificazioni riconosciute dal Miur per le competenze digitali e la lingua straniera. È quanto chiede Adolfo Abate, responsabile Cisl Salerno che interviene nel dibattito per il regolamento relativo alle progressioni verticali al Comune di Salerno. Il sindacalista ha infatti annunciato che presenterà il prossimo 16 gennaio all’incontro programmato tra le organizzazioni sindacali ed il funzionario comunale Luigi Della Greca alcune modifiche che dovrebbero essere apportate al regolamento.«Ho seguito il dibattito che si è aperto in questi giorni sulle progressioni verticali e sulla bozza che è stata approntata dall’amministrazione comunale. Una bozza appunto, perchè come è stato ben appurato, conteneva una serie di errori, sicuramente non voluti, che devono essere sistemati, a partire dal punteggio totale dato ai titoli di studio che deve essere non meno del 20% dei punti totali», ha dichiarato Abate evidenziando che la Cisl è per un regolamento meritocratico, che non favorisca solo una parte dei possibili candidati, ma che dia a tutti le stesse opportunità, senza dimenticare, però, che queste progressioni verticali in deroga, sono l’ultima opportunità, per quei dipendenti, con in possesso solo il diploma di scuola secondaria di secondo grado, di potersi vedere riconosciuto uno scatto di carriera. Scatto che per molto tempo gli è stato negato, non di certo per loro incapacità, ma solo, ed esclusivamente, per una perchè la normativa prevedeva che il passaggio di categoria lo potesse ottenere solo chi aveva una Laurea.«E’ giusto che anche queste persone vedano riconosciuto il lavoro che da anni svolgono sia all’interno dell’amministrazione comunale e sia all’interno della polizia municipale. Per questo credo che queste progressioni in deroga per loro siano una grande occasione. Ciò detto, credo che comunque, bisogna essere equi e premiare chi merita e se ci sono dipendenti più giovani che hanno meriti e capacità è giusto che abbiano le stesse opportunità degli altri di poter partecipare a queste progressioni e di poter vincere», ha aggiunto proponendo un’unica proposta di regolamento, ovvero quella di far «ridurre la forbice dei punti per l’anzianità di servizio. E’ troppo ampia e troppo discriminante. Credo che o si debba ridurre di un po’ il punteggio per ogni anno di servizio o deve essere ridotto il massimo dei punti che si possono raggiungere con gli anni di servizio».
Sul colloquio orale e sulla composizione della commissione, il sindacalista si dice contrario ad entrambi: «Ho letto che alcuni consiglieri parlavano di un colloquio con un minimo di 6 domande, credo che sia sbagliato. Partendo dal presupposto che il colloquio non è obbligatorio, ma può essere inserito, per volontà della civica amministrazione, credo che si debba trattare davvero di un colloquio informale, conoscitivo, non deve essere considerato come un esame universitario o un esame di maturità, quindi non determinante per il superamento della prova, altrimenti si andrebbe contro anche ciò viene stabilito dalla normativa per le progressioni in deroga.
E siamo contrari anche all’estromissione dalla commissione dei dirigenti di settore e del comandante Battipaglia. Va bene, eventualmente chiamare un presidente esterno, ma qualcuno che conosca bene i candidati all’interno della commissione ci deve essere. Perchè, formale od informale, sempre di un colloquio si tratta, e sappiamo bene che ci potrebbero essere dei candidati molto preparati e meritevoli, che magari si potrebbero emozionare, potrebbero andare nel panico. Ecco la presenza in commissione di qualcuno che li conosce, non solo li potrebbe mettere a loro agio, ma potrebbe servire nella valutazione finale». Sul punteggio per gli incarichi formalmente conferiti, Abate è decisamente contrario: «Noi come Cisl chiederemo di eliminare completamente questa voce.
Gli incarichi formalmente conferiti, lo sappiamo bene, sono quegli incarichi che vengono assegnati dal dirigente di settore o dal comandante della municipale. E sappiamo bene che questi vengono conferiti solo ad alcuni, il che vuol dire che questi dopo aver beneficiato di un extra economico per questi incarichi, ora ne potrebbero beneficiare ancora ottenendo non pochi punti. Non lo ritengo una cosa giusta e neanche meritocratica. Questa voce deve assolutamente essere tolta dal regolamento». Sulle certificazione di competenze informatiche e sulla conoscenza della lingua straniera Adolfo Abate ribadisce che i titoli riconosciuti dal Miur debbano essere ritenuti validi e quindi presi in considerazione nel regolamento assegnandogli un punteggio: «Ma devono essere certificazioni valide e riconosciute, non altre”, come specifica che la Cisl non è d’accordo sui corsi di aggiornamento che sono stati fatti o che qualcuno ha fatto di propria iniziativa, questi non devono essere tenuti in considerazione, ma bensì si devono considerare solo quelli organizzati dal Comune, se poi qualcuno li è andati a fare da qualche altre parte non devono essere presi in considerazione, perchè è compito dell’Amministrazione pensare all’aggiornamento dei suoi dipendenti.
Quindi se l’ha fatto, lo deve aver fatto per tutti, in caso contrario, chi l’ha fatto privatamente non può farlo valere come requisito». Poi il sindacalista conclude spiegando che la Cisl chiederà che venga «riconosciuto un punteggio per l’idoneità acquisita nei precedenti concorsi e/o progressioni. Mi sembra il minimo che si debba riconoscere a coloro che magari hanno già partecipato ad uno o più concorsi».