di Arturo Calabrese
Come spesso accade, quando si vanno a toccare le tasche dei cittadini si innescano molte polemiche. Ed è proprio ciò che sta accadendo ad Agropoli. Il comandante della polizia municipale Antonio Rinaldi, che nel 2023 ha messo a punto moltissime e lodevoli iniziative, come l’apposizione di canalizzazioni, modifiche dei parcheggi e la nomina a capitano di Valentina Nastari, moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi, comincia il 2024 con l’inviare ai cittadini agropolesi delle ingiunzioni di pagamento per multe elevate nel 2017. Si tratta di sanzioni comminate per eccesso di velocità e rilevate dall’autovelox e dallo scout speed, quest’ultimo montato a bordo di un’auto della polizia municipale. Il grande e preciso lavoro dell’ufficiale, tra l’altro sprezzante della polvere di un angusto archivio, ha portato alla luce circa 1800 morosi.
Per sua stessa ammissione, non tutti i verbali sono stati rinvenuti e nemmeno tutte le ricevute di pagamento “pertanto l’ente ha dovuto comporre una lista di carico includendo inevitabilmente anche qualche contribuente che aveva già pagato”. Sentitosi tirato in causa, dato che era alla guida del comune quando i verbali venivano elevati, dice la sua l’allora primo cittadino Adamo Coppola. «Il comandante dei vigili di Agropoli in un comunicato ammette candidamente che nonostante la mancanza della documentazione necessaria invia lo stesso le multe ai cittadini – dice – In un mondo normale la carenza di istruttoria consiglierebbe un annullamento in autotutela della pratica amministrativa, nel nostro comune invece si butta la croce addosso ai cittadini: sapete cosa sembra aver pensato il nostro sindaco per il tramite del comandante? “A me non interessa controllare se avete già pagato la multa, se non avete la ricevuta mi ripagate però il doppio!”. In realtà non credo che manchi la documentazione, sono portato a pensare che non avendo istruito le pratiche in tempo ed essendo in ritardo, per paura della prescrizione e nel tentativo di fare soldi, hanno chiesto il pagamento di tutto: multe pagate, multe annullate, multe in attesa di conclusione del contenzioso, multe non pagate! Che caos!».
In città, poi, si parla della possibilità che le multe siano andate ormai in prescrizione: «Se una multa è stata fatta a giugno 2017 si prescrive a giugno 2023 – aggiunge il già sindaco – la notifica dell’ingiunzione a fine dicembre è tardiva, è carta straccia, ma per farlo valere i cittadini dovranno fare una causa. Atti carenti e prescritti, cause da avviare, contenzioso in abbondanza e diritti dei cittadini calpestati. Che bel regalo da parte del nostro sindaco sempre più confuso. Lo ringraziamo – conclude un ironico Coppola – ma onestamente ci piace di più la befana anche se porta e cenere e carbone». Si attendono sviluppi su una vicenda sulla quale si dibatterà ancora.