di Andrea Verderame
Battipaglia affianca la propria voce a quella di quanti e quante, ormai da tempo, invocano una tregua solida e duratura nell’ambito del conflitto armato che da mesi miete vittime in Medio Oriente. Fa ciò mediante l’approvazione di una mozione per la richiesta di un immediato cessate il fuoco in Terra Santa e per l’avvio di un percorso diplomatico che culmini con una soluzione politica e non bellica della questione Israelo-Palestinese. La proposta, avanzata dal consigliere Pietropaolo Greco, è stata discussa e accettata dall’unanimità dei presenti nella riunione del consiglio comunale tenutasi il 27 dicembre scorso. L’attacco di Hamas, operato il 7 ottobre 2023, è stato senza precedenti per estensione dell’operazione, numero di persone uccise e modus operandi. Israele, dal canto suo, ha risposto in modo estremamente violento, bombardando senza soluzione di continuità la Striscia di Gaza come non aveva mai fatto prima, esprimendo l’intenzione di iniziare un’invasione di terra con l’obiettivo, almeno quello dichiarato, di eliminare del tutto Hamas.
Greco, esprimendo profonda preoccupazione per il conflitto in corso, sottolinea la complessità della situazione, evidenziando le contrapposizioni religiose e ideologiche che alimentano il conflitto. Ragioni che di certo fanno da carburante per una macchina della guerra che, però, pare accesa e tenuta in moto anche da altre considerazioni, di natura geopolitica. Nella mozione si sottolinea come nei territori Palestinesi sia ben radicata, seppur minoritaria, la presenza della Chiesa Cattolica, al momento nell’annoso ruolo di doppio ostaggio e al centro del fuoco incrociato delle due fazioni in lotta. A tal proposito, sono riportati gli appelli disperati di religiosi locali che richiedono l’intervento delle istituzioni libere e democratiche. L’appello, quindi, è ancora una volta alle istituzioni e il Consiglio Comunale battipagliese è senz’altro fra queste: «a Battipaglia questo consiglio comunale rappresenta l’istituzione politico-amministrativa più importante, significativa e partecipata.
Noi tutti consiglieri dobbiamo chiedere di schierarlo a difesa e salvezza dei cattolici di Gaza e Cisgiordania e a conforto del martoriato popolo palestinese che non riesce a trovare rifugio dall’imperversare della guerra, dalla distruzione di ogni cosa, dalla morte che incombe inesorabile e crudele» le parole di Pietropaolo Greco. L’auspicio è che questa richiesta non rimanga inascoltata e proprio a tal fine viene chiesto che la proposta venga estesa alle Istituzioni Provinciali e Regionali, al Ministro degli Interni, alla Presidenza del Consiglio e all’attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; e ancora, che la stessa mozione venga inoltrata alle amministrazioni Comunali delle città limitrofe per coinvolgerle e in un percorso condiviso di azioni di pace e di manifestazioni che accomunino tutti gli attori del tessuto cittadino. Un gesto principalmente simbolico, certo, ma non per questo privo di significato. La decisione del comune di Battipaglia non è un fatto isolato, fortunatamente, ma tante sono le assisi che stanno deliberando in tal senso, in favore della pace nei territori che ancora oggi sono colpiti da terribili conflitti ogni giorno.