Antonio Carmando (Club Mai Sola): Una nuova mortificazione dopo quella di Bergamo - Le Cronache
Salernitana

Antonio Carmando (Club Mai Sola): Una nuova mortificazione dopo quella di Bergamo

Antonio Carmando (Club Mai Sola): Una nuova mortificazione dopo quella di Bergamo

l motto è lo slogan che identifica da anni il club granata, che fa capo al tifoso Antonio Carmando. Per essere, in pratica, sempre vicini alla Salernitana nella buona e nella cattiva sorte e mai come questa volta, dopo questa non preventivata, per alcuni versi, disfatta di Torino con l’umiliante 6 a 1 finale, tutti si sono stretti di più intorno alla squadra del cuore.
Ed i soci del club sempre presenti sia in casa che in trasferta speravano che nella partita di Coppa Italia all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus, si potesse assistere ad una esibizione diversa e non ad una resa nel secondo tempo.
Invece Antonio non è andato così o come tutti coloro di fede granata auspicavano che finisse all’Allianz Stadium?
< Beh, si, anche se ti dico subito che noi non lasceremo mai sola la nostra squadra, come dice lo striscione che ci identifica. Certo l’altra sera eravamo in dieci del nostro club a Torino, ma con altri settecento tifosi granata arrivati sia da Salerno che dalle altre regioni del nord. Purtroppo alla luce del risultato finale abbiamo dovuto subire una nuova mortificazione dopo quella di Bergamo dello scorso anno. Siamo usciti dalla partita contro i bianconeri in modo vergognoso con in campo materiale umano che non è stato all’altezza della situazione>
A cosa attribuire questa debacle anche se si tratta di una partita di Coppa Italia e si deve solo pensare alla salvezza in campionato?

Cosa dire, allora?
che non ci aspettavamo da uno sportivissimo pubblico come è quello juventino. Ci ha fatto davvero male. Pensavamo che i tifosi di fede bianconera non si comportassero in quel modo. Ho quasi pianto quando li sentivo inveire contro la nostra Salernitana anche perchè tutti noi pensavano che la nostra società, con un grande presidente come Iervolino,
con una forza economica notevole, potesse davvero fare molto di più per la causa granata. Noi lo ammiriamo come persona ma lui deve capire che il calcio è tutt’altra cosa>
Ora la partita che conta in campionato domani ancora contro la Juventus ma questa volta a Salerno, all’Arechi, con uno stadio sold out che con il suo calore spingerà la squadra per farle dimenticare in fretta lo stop in Coppa Italia. Sei d’accordo
<Penso che la squadra bianconera che arriverà a Salerno avrà lo stesso spirito battagliero che ha dimostrato a Torino. E’ vero che nella nostra squadra rientrano elementi importanti come Candreva, Fazio e qualche altro ma non hai quelli che sono andati a giocare in Coppa d’Africa, Mazzocchi ceduto al Napoli, Kastanos e Pirola ancora infortunati. E non ci sono arrivi di nuovi calciatori, almeno per il momento, ma credo che senza programmazione non si va da nessuna parte. E vedo questa partita davvero difficile.