Salernitana, la delusione dei tifosi presenti a Bergamo - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, la delusione dei tifosi presenti a Bergamo

Salernitana, la delusione dei tifosi presenti a Bergamo

Le belle premesse di un primo tempo giocato con vigore e tanta volontà da una buona Salernitana che non ha subito assolutamente la squadra di Gasperini, passando addirittura in vantaggio con Pirola dopo appena dieci minuti di gioco, giocando davvero un buon calcio che lasciava presagire una serata diversa dalle altre anche se l’Atalanta non aveva giocato male e Costil si era distinto per alcuni ottimi interventi, che avevano evitato già nella prima parte della gara il pareggio dei lombardi. Ed i circa 250 tifosi granata, che malgrado la giornata feriale erano al seguito dei loro beniamini al Gewiss stadium di Bergamo e li hanno incoraggiato dall’inizio alla fine hanno pensato, giustamente, che stava cambiando finalmente il trend negativo di sconfitte, che il ritiro della squadra prima di questa gara era stato importante per ricompattare il gruppo, che le parole del presidente Iervolino in settimana nel corso della famosa conferenza stampa avevano davvero portato quella ventata nuova per cercare di riprendere il cammino verso la zona salvezza anche in considerazione del fatto che tutte le antagoniste della Salernitana, in questa sedicesima giornata di campionato, avevano praticamente tutte segnato il passo. Dunque a calcoli fatti (questo al termine nel primo tempo in vantaggio) con i tre punti, al termine della partita stessa la squadra avrebbe raggiunto il Verona portandosi a soli due punti dalla zona salvezza e iniziando, finalmente. quel nuovo campionato per arrivare alla salvezza.

La fiducia nella squadra (che non ha giocato male) non è assolutamente mancata neppure ad inizio ripresa con l’Atalanta, però, che è rientrata gasata sul terreno di gioco e in pochissimi minuti ha dapprima pareggiato con Muriel e poi è passata in vantaggio con Pasalic. E’ la Salernitana? Si è sciolta come neve al sole non riuscendo più a riproporsi anche se l’orgoglio non è mai venuto meno, la volontà di non piegarsi alla squadra orobica, ad alzare quella <bandiera bianca> che fuori casa, con le sconfitte, si alza, ormai, dal mese di gennaio scorso quando si vinse al  via del Mare di Lecce contro la squadra salentina..

Insomma quando si incassano ancora quattro gol (e con quelli di ieri sera sono nove in tre partite) ci si rende conto che questa squadra sta perdendo anche quella voglia di lottare che c’era tutta anche dopo il vantaggio dei padroni di casa e forse anche dopo il terzo gol perchè il palo di Dia ed anche la grande parata di Carnesecchi su Ikuemesi potevano davvero restituire alla truppa di Inzaghi un barlume di speranza per riagganciare l’Atalanta.

Poi la mazzata finale con il quarto gol finale dei padroni di casa per uno sciagurato errore difensivo ha messo k.o. le residue speranze di arrivare (e lo si poteva fare) anche ad un risultato positivo che poteva far muovere la classifica in attesa, poi, dell’epurazione che ci dovrà pur essere con la riapertura del mercato di riparazione a gennaio cambiando tanti elementi che non si sono espressi come chiedeva la società.

Campionato già compromesso a dicembre? Diciamo di si anche se non volendo offendere la nostra intelligenza ci manteniamo ancora sul vago e ci aggrappiamo al fatto che ci sono ancora tante partite da giocare e punti pesanti in palio. Però se nel corso di una stagione, dopo sedici turni, perdi 10 partite, allora ti rendi conto che anche l’aver ritrovato il gruppo in questa serata da cancellare subito, che ha avuto anche atteggiamento giusto per almeno 50 minuti (anche se poi è maturata la nuova sconfitta) con una Salernitana che se l’è giocata anche a viso aperto contro questa Atalanta subendo quando magari pochi se lo aspettavano nell’infausta serata bergamasca.

Il commento finale lo affidiamo ad  Antonio Carmando del club Mai Sola presente come da inizio stagione ad ogni gara in trasferta. Ed a Bergamo c’era anche lui con i suoi soci. Dice il presidente. <Delusi dal risultato forse non dalla prestazione, amareggiati per come è andata la partita perchè eravamo in vantaggio e l’Atalanta la potevamo tenere a bada se non avesse segnato il gol del pareggio con Muriel dopo pochi  minuti dall’inizio della ripresa. Deluso però per l’allenatore Inzaghi e ribadisco che non era questo l’allenatore che poteva salvare la Salernitana..Dico ancora che non è finita malgrado l’ennesima sconfitta. Non è finita ancora, siamo sempre là e cerchiamo di riprenderci subito magari fin dalla prossima partita contro il Milan di venerdì sera che sarà durissima perchè la squadra di Pioli è terza in classifica>..