Covid. Il presidente D'Angelo: «Impossibile capire oggi a che punto siamo, mancano segnalazioni» - Le Cronache
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Covid. Il presidente D’Angelo: «Impossibile capire oggi a che punto siamo, mancano segnalazioni»

Covid. Il presidente D’Angelo: «Impossibile capire oggi a che punto siamo, mancano segnalazioni»

di Erika Noschese
Casi covid nuovamente in netto aumento. In queste settimane, purtroppoo, si è riacceso l’allarme sul rischio contagio anche a causa di nuove variante che preoccupano la popolazione ma non eccessivamente in quanto, come spiegato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno Giovanni D’Angelo, c’è minor rischio di un’aggressione a livello polmonare. «Una volta si poteva dire il punto in cui siamo perché prima ancora di un conteggio c’era l’attenzione, attraverso la minuziosa opera di segnalazione di tutti i casi che si determinavano, rintracciando la genetica del virus ma oggi si è deciso di lasciare il percorso a sé stante ma non è una decisione del tutto folle perché nella realtà questo covid, fatto salvo che per le persone che hanno una condizione di grande fragilità, sono forme di virus che alla fine lasciano piuttosto sereni perché l’aggressione polmonare è difficile che si ha», ha infatti spiegato il presidente dell’Ordine dei Medici. Particolarmente preoccupata è invece la Regione Campania. A lanciare un appello alla prudenza è infatti Ciro Verdolina, direttore generale Asl Napoli 1 Centro a margine del convegno sull’Alzheimer in corso a Napoli: “La Regione Campania non ha mai abbassato la guardia sul Covid, abbiamo sempre detto che il Covid è ancora presente tra noi. I dati degli ultimi periodi che si sommano anche all’epidemia influenzale, quella stagionale sostanzialmente, ci stanno incominciando a far vedere un numero che ormai supera i 150 al giorno sulla città di Napoli, abbiamo messo uno zero vicino quindi abbiamofatto uno scatto avanti come ordine di grandezza, dai 250 positivi al Covid che avevamo contemporaneamente sulla città di Napoli oggi siamo passati a 120 – ha detto Verdolina – Quindi stiamo attenti, non siamo preoccupati perché vediamo ancora che i ricoveri ospedalieri restano al di sotto delle 10 unità al giorno, quindi questo è molto importante ma noi invitiamo sempre la popolazione a non dimenticare quello che il Covid ci ha insegnato, cioè l’azione non farmacologica. Magari anche le mascherine di nuovo nei luoghi affollati, il lavaggio delle mani, il distanziamento fisico quando è possibile e soprattutto quando ci sono persone che magari hanno dei sintomi simil influenzali di fare un tampone per capire se si è positivi al Covid. Oggi il Covid si gestisce, si governa, anche con il farmaco, però bisogna stare attenti perché il pericolo è sempre dietro l’angolo non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo essere forti di quell’esperienza che all’improvviso ci ha colpito”. “Io faccio un richiamo forte ad essere prudenti. Non abbiamo oggi situazioni preoccupanti in terapia intensiva, ma registriamo un numero molto elevato di medici ed infermieri malati di Covid, quindi se perdiamo un altro 10-15% di personale sanitario diventa complicato gestire i reparti. Se non altro da questo punto di vista bisogna stare più attenti, quindi in modo particolare quando si va in un ospedale è obbligatorio l’uso della mascherina”, ha detto invece il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto al convegno sull’Alzheimer in corso nel complesso monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli, rispondendo a una domanda sulla situazione Covid in Campania. Il governatore in questi giorni ha ribadito più volte la necessità di indossare nuovamente le mascherine per evitare, anche in vista delle festività natalizie, un ulteriore incremento dei contagi e conseguenze importanti per le cosiddette fasce deboli, a partire dagli anziani.