di Gianluca Cammarano
La nostra ricerca delle realtà brassicole campane, oggi ci porta all’ombra del Vesuvio, dove circondati dalla cultura, dalle storie e dalle leggende andiamo alla scoperta di nuovi produttori.Il nostro obiettivo si trova a Casalnuovo di Napoli ed è il Birrificio Incanto, dove ad accoglierci troviamo il proprietario e birraio Ignazio Iavarone (“Igo” per gli amici) e la bellissima Parthenope, (la sirena che secondo la leggenda il corpo esanime sarebbe giunto nel luogo in cui oggi sorge Castel dell’Ovo e che poi ha dato il nome alla città di Napoli), rappresentata nel logo del birrificio mentre cinge il Vesuvio. Dopo una bella visita alla struttura e all’impianto di produzione in cui il nostro Ignazio concretizza le sue ricette, iniziamo la nostra chiacchierata alla scoperta della nascita di questa realtà.Dopo anni di homebrewing, il corso di specializzazione al CERB di Perugia e il corso di degustazione con Unionbirrai, con la passione della pasticceria e delle spezie e un uragano di curiosità e passione, Ignazio decide coraggiosamente di lasciare il suo vecchio lavoro per realizzare il suo sogno: apre nel 2019 Il Microbirrificio Artigianale Incanto.Nella sua ampia struttura il nostro Igo realizza una sala cotta da 2,5 ettolitri e una cantina da 15, giungendo così ad avere gli strumenti adatti ad ampliare e raffinare le ricette create durante il suo periodo hobbistico.Nello stile delle sue creazioni, troviamo una forte impronta belga che strizza però l’occhio anche allo stile americano. Spicca in Igo e nel suo lavoro la forte tendenza alla ricerca delle giuste materie prime, lo studio degli stili, la ricerca della perfezione del dettaglio. Ogni birra è una scoperta emozionante e ognuna di esse è forte del suo essere perfettamente in stile. Ognuna di esse racconta la forte esperienza e la passione del proprio creatore.
Entriamo nel dettaglio, e iniziamo dalla Luna Janca: la prima birra creata da Igo, una opalescente blance, beverina, fresca e dai gusti agrumati, creata all’inizio del suo percorso e la prima ad essere premiata.
Passiamo alla Winter Ale 2112, una delle birre definite di Natale,
anch’essa pluripremiata. Strutturata, corposa, avvolgente, dalla forte speziatura donata dalla presenza di cannella, fava di tonca, arancia e albicocca essiccata.
Gli ultimissimi premi ricevuti sono la medaglia d’oro nella categoria Speciality Beer al Brussels Beer challenge, e l’argento all’European Beer Star. Altro piccolo capolavoro è la Freska Freska, una session ipa fresca e delicata, con la presenza di fiore di ibisco che ne dà il caratteristico colore rosa oltre che i sentori floreali al naso e una delicata acidità. In più, troviamo anche i luppoli australiani, che donano un senso di agrumato, un sentore di pepe e di timut per la spaziatura. Nel sottolineare la sua ricerca delle materie di prima scelta, per quanto riguarda quelle che rispecchino invece il territorio, Ignazio ci descrive anche la sua Malupina: una morbida ma allo stesso tempo determinata belgian ale, aromatizzata al miele di castagno del Vesuvio.
Unica nel suo genere è la Friary Ale, particolare blonde ale dal colore dorato, la quale caratteristica principale è quella di percepire in essa al naso un sentore terroso, non convenzionale, dato dai friarielli (broccoli di rapa)! Questi ultimi permettono di avere nella birra anche un amaro molto equilibrato. Davvero una chicca! Naturalmente queste sono alcune delle birre alle quali Ignazio ha dato vita nel suo birrificio. Noi vi invitiamo caldamente a scoprirle tutte, per non perdervi nessuna delle particolarità e delle sfumature di ognuna di esse. Il mondo di Incanto è fatto di esaltazione del prodotto napoletano, di ricerca e di equilibrio e durante questa bellissima chiacchierata fatta insieme, no ci facciamo scappare occasione di chiedergli quali siano i progetti futuri e se qualcosa nuovo bolla in birrificio. Ignazio ci accontenta subito e ci racconta di una nuova birra in uscita (una sour ? Chissà!) e della voglia di concretizzare in futuro altri progetti, anche in collaborazione con altre realtà brassicole del territorio, progetti che permettano lo sviluppo della cultura della birra artigianale e un rafforzarsi della rete di collaborazioni.Quindi signori, noi vi consigliamo di lasciarvi stregare dalla dolce Parthenope e di lasciarvi trasportare dall’Incanto delle birre di Ignazio e del suo birrificio! Alla prossima!