Gigi Casciello: Rimpasto in giunta, «Maggioranza poco solida ed equilibrata» - Le Cronache
Ultimora

Gigi Casciello: Rimpasto in giunta, «Maggioranza poco solida ed equilibrata»

Gigi Casciello: Rimpasto in giunta, «Maggioranza poco solida ed equilibrata»

di Erika Noschese
Azione presente alle provinciali del 20 dicembre, elezioni ancora di secondo livello. Un lavoro non facile quello portato avanti dal segretario provinciale Gigi Casciello che, con il partito, è riuscito a presentare la lista e provare ad avere una rappresentanza a Palazzo Sant’Agostino.
Segretario Casciello, tutto pronto per la consegna delle liste. Azione è in campo, una prima vittoria…
«Non abbiamo mai avuto dubbi sulla necessità di andare alle elezioni provinciali con una nostra lista. Avremmo potuto fare come altri che hanno preferito “nascondersi” in altre liste ma per noi la politica è riconoscibilità, credibilità delle proposte, appartenenza a un progetto. E per crescere sui territori come Azione non si può pensare di andare a conquistare uno scranno candidandosi sotto altre bandiere e poi dire di aver vinto comunque. Se siamo riusciti a presentare L lista lo dobbiamo alle candidate, ai candidati, al grande lavoro dei nostri dirigenti anche in sintonia con il nostro parlamentare on. Antonio D’Alessio. Il partito si radica con la chiarezza e la lealtà dell’appartenenza al progetto di Carlo Calenda non sperando di piazzare bandierine che tornino poi utili inqualche battaglia elettorale personale: io mi preoccupo di far crescere Azione non il mio elettorato. E questo sarà il mio criterio finché sarò il segretario provinciale di Azione».
Ultime elezioni con la riforma Delrio in attesa dell’appuntamento con il 2024 quando si voterà con la nuova riforma che chiamerà al voto anche i cittadini…
«Mi auguro sia l’ultima volta e si torni presto al voto per restituire ai cittadini il diritto di eleggere i propri rappresentanti. E’ tra l’altro inaccettabile che la Provincia abbia conservato funzioni e oneri senza risorse adeguate».
Europee 2024, quale partita giocherà Azione? Si vocifera di una sua candidatura, accetterebbe?
«Non è mia abitudine autocandidarmi. Se ne è parlato sin dalla mia adesione ad Azione e sono come sempre disponibile a eventuali ulteriori sollecitazioni dai vertici nazionali del partito ma oggi il mio compito è un altro: radicare sempre di più il partito in provincia di Salerno e superare alle elezioni europee il già ottimo risultato delle ultime elezioni politiche».
Comunali 2024, in quale comune sarà presente il partito?
«Saremo sicuramente presenti in tutti i Comuni dove si vota a doppio turno. Così come abbiamo dimostrato per le provinciali abbiamo forza, dirigenti e militanti adeguati per affrontare battaglie elettorali alle quali altri si sottraggono. La verità è che Azione è l’unica vera novità del panorama politico anche provinciale».
Rimpasto in giunta, cosa ne pensa delle vicende politiche salernitane?
«I rimpasti non sono mai segno di eccessiva solidità delle maggioranze. L’Amministrazione comunale di Salerno è evidentemente in affanno e da qui alla fine della consilitarura il sindaco Enzo Napoli farebbe bene a far valere maggiormente il suo ruolo».
A distanza di tempo, perché è tramontata l’idea del partito unico con Italia Viva?
«Non si può costruire un partito unico quando l’eventuale partner non vuole sciogliere il proprio. E Renzi ha fatto esattamente questo. Inevitabile che Azione andasse per la propria strada che resta però quella di un partito sempre più ampio e aperto per dare una casa politica ai riformisti, ai popolari, ai liberali. Il progetto quindi va avanti solo con Azione ma già l’adesione di Per di Ettore Rosati ed Elena Bonetti dimostra che siamo sulla buona strada».
In questo momento Azione si posiziona verso il centrosinistra o il centrodestra?
«Il problema non è questo ma indicare le priorità per i problemi degli italiani e non restiamo convinti che si debba dare assoluta precedenza alla sanità, alla scuola, a interventi decisivi per le imprese e il lavoro. Il resto è la solita pantomima italiana di schieramenti che alla fine si rimbalzano questioni e polemiche senza mai risolvere nulla. Sappiamo bene che con il sistema maggioritario abbiamo scelto la strada più complicata ma che in uno degli ultimi sondaggi tra l’elettorato che va dai 18 ai 34 anni Carlo Calenda abbia raccolto oltre il 30% del gradimento non solo ci conforta ma ci rende certi della strada intrapresa. A Salerno come altrove. Ecco perché non bisogna mai avere paura di affrontare le sfide elettorali scendendo in campo come Azione».