«La Chiesa dei Morticelli è diventato più che punto di Comunità, un altro bar». A dichiararlo il consigliere comunale di Salerno Filomeno Di Popolo che ha raccolto le istanze presentate dai cittadini salernitani che speravano di avere un vero luogo di ritrovo per i tanti giovani del territorio ma fanno i conti oggi con l’ennesima attività ristorativa svuotata delle sue funzioni iniziali come aveva immaginato l’amministrazione comunale di Salerno. «Non si avverte francamente l’eco di pulsioni culturali, né tantomeno di eventi di portata storica, artistica, culturale che riescono a coinvolgere i cittadini – ha dichiarato Di Popolo – Intendo approfondire i criteri dell’assegnazione, a seguito di bando, di questa storica struttura, conosciuta dai Salernitani come Chiesa dei Morticelli, dove aveva sede anche la nota Congregazione di S.Bernardino, per conoscere se l’ attività da svolgere, in questo storico contesto, sia in linea con quanto previsto dal bando pubblico. Infine, non so se la Chiesa sia sconsacrata. Se non lo fosse, occorrerebbero ulteriori riflessioni». Intanto, proprio da IMorticelli arriva l’annuncio che dall’8 al 10 dicembre, nel centro storico di Salerno, all’interno dell’ex chiesa dei Morticelli prende vita “Vainglory”, un concerto per smartphone a cura dell’artista Max Magaldi.
Una grande installazione multimediale che per tre giorni – dalle 19:00 alle 24:00 – accenderà all’interno del Punto di Comunità della città di Salerno il dibattito sulla tecnologia nella nostra epoca. “Vainglory” è un’azione che provoca lo spettatore, per generare una riflessione sull’abuso di dispositivi tecnologici e social network che caratterizza le nostre vite. Per la realizzazione dell’intervento gli abitanti del territorio sono stati coinvolti mediante una call to action per prestare all’installazione i propri strumenti e partecipare, durante la tre giorni, ad un dibattito dedicato ad approfondire il tema della vanagloria strettamente connessa all’uso di social e strumenti digitali.
iMorticelli saranno abitati da un’orchestra di 20 dispositivi in grado di trasmettere ognuno un diverso contenuto audiovisivo estrapolato dai social network. Magaldi utilizzerà i contenuti generati dai dispositivi per modellare una scultura sonora e visiva che il pubblico potrà attraversare muovendosi nella pianta ottagonale dell’ex chiesa.