di Oreste Mottola
Non solo ottime acque minerali e vino, ma anche Chinotto. Dall’Alto Sele viene la risposta italiana più decisa alla Coca Cola. Dopo la Fanta, bevanda rielaborata dal conte Matarazzo, da Castellabate, con l’aggiunta di succo d’arancia ad un beverone imbevibile inventato in Germania, ora è turno Chinotto Neri a diventare una delle risposte italiana alla Coca Cola. Da più di trent’anni, precisamente dal 1999 si produce a Buccini. Il marchio, ormai considerato decisamente démodé, viene rilevato per business e per affetto dalla Igb Spa, Industria Bevande Gassate, che già produce e imbottiglia Pepsi Cola nel suo stabilimento di Buccino, alle porte di Salerno. Aver portato in Campania questo marchio storico inorgoglisce, nel momento in cui tutti i nostri brand più prestigiosi se ne vanno all’estero . In Campania non è stato però portato solo il marchio: in seguito a una riorganizzazione aziendale, l’Ibg ha deciso di trasferire la produzione del chinotto dallo stabilimento di Viterbo a Buccino. Un trasloco non senza traumi, poi concluso con un accordo sindacale, per le maestranze laziali, 11 addetti, sorprese dalla notizia durante le festività natalizie. Con una dote di 6 milioni di litri prodotti all’anno, Chinotto Neri vuole uscire dai confini del Lazio e della Campania e punta a diffondersi sul mercato italiano. Avviata la nuova linea industriale per produrlo in bottigliette di vetro da 0,25 millilitri, è stato avviato su un’area di 7mila metri quadri l’impianto di energia fotovoltaica della capacità di 1.300 kWh. Installato dalla Plc system di Acerra, ha 4 mila pannelli e una potenza di 980,64 kWp. Farà risparmiare l’emissione annua di ben 700mila chili di CO2. L’investimento per la nuova linea produttiva è stato di 2,8 milioni di euro, altri 2,3 milioni sono stati impiegati per l’impianto fotovoltaico. L’Igb è un’azienda che ha 30 anni e sette soci, tutti impegnati nell’impresa, fattura 100 milioni di euro l’anno. Produce e imbottiglia dietro licenza Pepsi Cola per il Sud da oltre 20 anni, commercializza Gatorade, SevenUp, Lipton e Looza, succhi di frutta da bar; dal 2013 comincerà anche la produzione del the Lipton in lattina. Con la Pepsi, la Campania è la regione più forte in Europa per concorrenza alla Coca Cola. Ma più che la crescita dei volumi, vogliamo che il Chinotto Neri sia una bevanda di qualità per gli aficionados. Ci crediamo molto e lavoreremo perché sia un successo, anche se attorno abbiamo il deserto. Parlo della solitudine dell’imprenditore, perché ci vuole coraggio per investire in un paese che manca di infrastrutture, ha un costo del lavoro spropositato, la burocrazia che rema contro. Ed è assai peggio nelle piccole realtà. La sfida del chinotto con la Coca Cola continua. Il Chinotto Neri è un mix tra un agrume originario della Cina dal gusto amaro e il “citrus aurantium myrtifolia”, una specie di mandarino coltivato industrialmente in Liguria, nella provincia di Savona e in Sicilia, oltre a varie essenze ed estratti vegetali che danno alla bevanda un gusto inimitabile. Un brand di sette aromi: la ricetta è sull’etichetta.