L'assessore Rescigno: “Paola Lanzara pronta per il terzo mandato” - Le Cronache
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L’assessore Rescigno: “Paola Lanzara pronta per il terzo mandato”

L’assessore Rescigno: “Paola Lanzara pronta per il terzo mandato”

Filippo Pio Bisaccia
E’ tra gli uomini più fidati del sindaco Paola Lanzara ed è colui che più di tutti gli altri interpreta l’impegno politico nel senso tradizionale del termine: tra la gente.
Domenico Rescigno, giovanissimo avvocato, le ossa se l’è fatte nei cinque anni della passata amministrazione Lanzara, quando da componente dello staff del sindaco ha avuto modo di conoscere l’apparato amministrativo, la macchina comunale e principalmente gli uomini, impiegati e dirigenti, sulle gambe dei quali dovrebbe correre l’azione di governo locale. Da ragazzo alle prime armi, ma con un rapporto osmotico con i cittadini e con i giovani, ha poi costruito la sua candidatura e lo scorso anno risultò tra i primi eletti della compagine che era guidata da Paola Lanzara. A lui la prima cittadina ha affidato le deleghe “pesanti” del cimitero, della Protezione Civile, del Commercio e del Suap.
Arriva in giunta nel corso del mandato finale della Lanzara. La cosa potrebbe tarparle le ali.
“Assolutamente no! E’ vero invece il contrario. Noi assessori in questo mandato siamo chiamati a perfezionare quanto programmato nel mandato precedente, ad evitare gli errori commessi e a costruire sempre al meglio per il futuro del paese”.
Ma la prima cittadina potrebbe non avere più gli stimoli politici necessari.
“Abbiamo vinto le elezioni perché a candidato sindaco c’era Paola Lanzara. Sfido qualunque consigliere comunale ad affermare che senza la Lanzara avremmo vinto. Anche chi oggi tra la maggioranza appare scontento e fa trapelare insoddisfazione, dovrebbe rendersi conto che senza la Lanzara se ne starebbe seduto tranquillamente sul divano di casa a meditare sul proprio fallimento politico. E’ vero invece il contrario. La Lanzara ha recuperato il vero significato del consenso politico.
In che senso?
“All’interno della lista guidata da Paola Lanzara, la correttezza del candidato sindaco ha fatto si che i candidati consiglieri si giocassero le proprie carte restituendo valore, significato e peso specifico ai consensi e alla capacità di radicamento sul territorio. Il valore insomma dei numeri nelle democrazie!”
Ma lei si riferisce a qualcuno?
“Assolutamente no. Sto ragionando per grandi temi e sto facendo una riflessione”
Ma ora la Lanzara è diretta verso il capolinea!
“Ne è convinto?”
E’ al secondo e ultimo mandato
“Se il Parlamento non approva il terzo mandato il cui progetto di legge è in attesa di discussione alla Camera dei Deputati. A Castel San Giorgio si vota nel 2027”
Veniamo all’amministrazione. Le opposizioni accusano la sindaca di essere accentratrice.
“Paola Lanzara non ha bisogno di difensori d’ufficio. Chi l’accusa dovrebbe avere il coraggio di dire che questa amministrazione rispetta legalità e trasparenza e nulla, ma dico nulla, viene fatto senza aver presente il principio di legalità nell’ottica del bene superiore che è il bene e lo sviluppo del paese. La gente queste cose le capisce. Poi vede dove non si comprende, per fortuna, noi non abbiamo perso il rapporto con la gente né abbiamo pensato o stiamo pensando ai nostri interessi personali o familiari. Ed è il nostro punto di forza. Qualsiasi cosa si voglia dire”.
Il Pd, il partito del sindaco pare stia attraversando un momento di tensioni interne.
“Noi siamo stati eletti in una lista civica che conta le più svariate sensibilità politiche, da sinistra a destra. Certo forse non si sa, ma tra di noi è rappresentata anche la destra. Il Pd locale da tempo rema in una direzione che è incomprensibile. Non si capisce come in altre realtà la nostra sindaca, candidata alla Camera nel PD, viene invitata come relatrice o come ospite di riguardo alla stessa festa provinciale dell’Unità e invece a Castel San Giorgio avrebbe dovuto essere relagata al ruolo di un portatore di saluti. In politica la forma a volte è sostanza. Chi non capisce questo è inadeguato al ruolo che ricopre quali che possano essere state le pressioni di chi ha aspirazioni diverse destinate a restare tali. Come il libro dei sogni”
E l’opposizione di FdI?
“L’opposizione fa il suo ruolo. Ho profondo rispetto per tutte le opposizioni che contribuiscono alla crescita democratica di un territorio. Una cosa è l’opposizione però, e un’altra cosa è FdI. Un pezzo di FdI è anche tra la nostra maggioranza. Quindi posso affermare senza paura di smentita, che il partito della Meloni, anche se parcellizzato, appoggia Paola Lanzara”.