Ancora un’operazione volta a sgominare le organizzazioni criminali che operano sul territorio per contendersi la piazza dello spaccio. Nella giornata di ieri, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare in, emessa dal Gip presso il Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica: in carcere, nei confronti di Abate Antonio, in qualità di capo, promotore e organizzatore, Rinaldi Alessandro, Memoli Natale, Pappalardo Silvia, D’Elia Antonio, Mercadante Francesco, Giorgio Prisco, Grillo Raffaele, in qualità di partecipi; agli arresti domiciliari, nei confronti di Placanico Giulio in qualità di partecipe, di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Il provvedimento cautelare ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati ritenuti responsabili di aver costituito un’associazione dedita, tra il 2020 e il 2021, allo spaccio di crack, cocaina e hashish, nel quartiere Mercatello di Salerno e nella casacircondariale di Fuorni. Si tratta di persone già note nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti e per alcuni di loro non è la prima volta che finiscono in carcere, con condanne importanti alle spalle.
Secondo quanto ritenuto dal Gip allo stato delle investigazioni, lo stupefacente veniva introdotto in carcere attraverso il dipendente di una cooperativa (n.d.r.: estranea ai fatti) incaricata di condurre un progetto lavorativo d’inclusione per i detenuti impiegati nel confezionamento di mascherine per l’emergenza covid-19, nonché tramite un detenuto che beneficiava di permessi premio. Non è il primo blitz che si effettua nella zona orientale per dare un colpo secco allo spaccio di droga. Negli anni passati infatti i carabinieri hanno già operato sul territorio. Si tratta, in alcuni casi, di persone già note alle forze dell’ordine: D’Elia, infatti, è stato arrestato già nel 2016 sempre per traffico di droga a Salerno; detto Tonino o’ pompiere, era, insieme ad altri componenti della rete, addetto alla custodia della sostanza e allo spaccio al dettaglio. Stesso discorso vale per Mercadante, già condannato a sei anni e dieci mesi. Non è nuova allo spaccio anche Pappalardo, già condannata a 4 anni 6 mesi e 40 giorni in quanto riforniva la droga a diversi quartieri di Salerno e provincia. Placanico invece è balzato agli onori della cronaca, insieme al fratello Italo, per il reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un supermercato di Salerno in quanto mediante la minaccia di una siringa si facevano consegnare dal cassiere una somma di denaro contante superiore a 1600,00 euro. Gli arresti dovranno ora essere convalidati.