È polemica in Campania per la decisione del Tar di Salerno di sospendere la pre apertura della caccia, accogliendo così il ricorso presentato da alcune associazioni animaliste. Di fatti, con Con il Decreto n. 3697/2023, il Tar Campania ha accolto il ricorso per motivi aggiunti presentato dalle associazioni Enpa, Lipu e Wwf Italia all’indomani della pubblicazione nel Burc, della delibera finalizzata a riaprire la caccia, emanata dopo frenetiche e straordinarie attività del Consiglio e della Giunta Regionale riunitisi d’urgenza proprio per concedere ai cacciatori di sparare nella cosiddetta preapertura.«È svilente – dichiarano le associazioni – che un ente con competenze delicatissime si adoperi con queste modalità, investendo prezioso tempo e denaro di tutti solo per consentire a privati cittadini di svolgere un passatempo. E’ altrettanto deprimente e triste constatare che le delibere siano state pubblicate nel pomeriggio di ieri, sapendo che la caccia si sarebbe riaperta stamattina, proprio per impedire alle associazioni di avere il tempo materiale per far valere non i propri capricci ma il rispetto della legalità. Ora ci aspettiamo che gli organi regionali siano altrettanto rapidi ed efficaci nel comunicare ai cacciatori di riporre i propri fucili nel fodero per non incorrere in sanzioni. Ci auguriamo che questa ennesima sconfitta possa fare aprire gli occhi ai rappresentanti politici regionali, così compatti aldilà dei colori politici, nel sostenere questa fallimentare azione e possa riportarli alla responsabilità di occuparsi innanzitutto della tutela dei beni comuni che non può essere subordinata a logiche elettorali». «Quello che sta avvenendo in Campania sulla caccia è gravissimo. Non si sa se De Luca e Caputo siano più dilettanti o più in malafede. Un danno enorme non solo alla dignità degli appassionati ma anche all’economia che muovono. Se l’assessore regionale avesse senso della decenza dovrebbe dimettersi. La Regione Campania ormai è alla deriva totalmente e naturalmente non poteva mancare all’appello la caccia», ha dichiarato il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania. Particolarmente critico anche il deputato della Lega è componente della Commissione Agricoltura della Camera, Attilio Pierro: «Ennesima bocciatura alla Regione Campania da parte del TAR campano per quanto riguarda il calendario delle attività venatorie 2023/2024. Ogni anno nasce un problema per incapacità organizzativa. Siccome non credo che l’assessore sia un incapace, sono propenso a credere che siamo di fronte ad un teatrino messo in scena con la complicità di De Luca e delle forze politiche di maggioranza che strizzano gli occhi ai movimenti animalisti. Come diceva il presidente Andreotti, che ci vedeva lungo, “a pensar male si fa peccato ma ci s’indovina”. Basta, prendere in giro le associazioni e le federazioni venatorie. Comincio a pensare che ci sia dolo», ha detto dal canto suo il deputato salernitano.
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