Emergenza sicurezza in città, protocollo d’intesa con i gestori delle varie attività - Le Cronache
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Emergenza sicurezza in città, protocollo d’intesa con i gestori delle varie attività

Emergenza sicurezza in città, protocollo d’intesa con i gestori delle varie attività

Un protocollo d’intesa per rafforzare, attraverso una più stretta collaborazione con i gestori dei locali, le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento e realizzare concrete iniziative per la diffusione tra i più giovani della “cultura del divertimento sano”. È quanto, in sintesi, emerso ieri dalla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata al Prefetto di Salerno Francesco Russo per affrontare le problematiche relative all’ordine e alla sicurezza pubblica nella città di Salerno portate all’attenzione dei cittadini dopo gli ultimi fatti di cronaca. Hanno preso parte all’incontro l’Assessore alla sicurezza del comune di Salerno, Claudio Tringali, accompagnato dal Comandante della Polizia Municipale, Rosario Battipaglia, il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Filippo Melchiorre, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Oriol De Luca. Nel corso della riunione è stata evidenziata la tempestività e l’efficacia della risposta da parte delle forze di polizia rispetto ai recenti episodi delittuosi che hanno coinvolto Salerno, soprattutto nell’ultimo scorcio di agosto. In particolare, il Questore Conticchio, ha ricordato la recentissima operazione della Squadra Mobile – che ha ricevuto il plauso, come esempio di tutela della sicurezza del territorio e dei cittadini, anche dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – che ha portato al fermo di una “banda” di cittadini irregolari di nazionalità georgiana, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio nonché, a diverso titolo, di una serie di furti in abitazione, di furti presso negozi di elettronica, di beni di lusso nonché di ricettazione, che aveva preso di mira negli ultimi mesi abitazioni ed esercizi commerciali della città, causando molta ansia tra i residenti. Analogamente è stata data immediata risposta anche per quanto riguarda il preoccupante episodio di tentato omicidio avvenuto nel centro cittadino: il ragazzo indiziato è stato fermato, sempre dagli agenti della Squadra Mobile, appena il giorno successivo alla sparatoria, rassicurando così i cittadini sulla presenza costante e capillare delle forze di polizia. Stesso intervento tempestivo è stato effettuato anche in occasione delle rapine che hanno colpito bar ed esercizi commerciali nella metà del mese di agosto. Nel corso del periodo estivo l’attenzione delle forze dell’ordine non si è appuntata solo sul comune capoluogo ma è stato dato un importante segnale in tutta la provincia. Il Comando Provinciale dell’Arma, nell’ambito del piano straordinario “estate sicura” – che ha coinvolto località della costiera amalfitana e della costa cilentana, nonché del tratto litorale a sud del capoluogo cittadino, con servizi straordinari di controllo dinamico del territorio finalizzati al contrasto alla microcriminalità in genere ed alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e la persona – ha impiegato complessivamente 912 pattuglie e circa 2000 militari. Sul versante delle attività di prevenzione, il Prefetto Russo ha sottolineato che per quanto riguarda il delicato e attualissimo tema della “malamovida” si stanno mettendo in campo importanti iniziative, anche innovative, che coinvolgeranno per primo proprio il comune capoluogo. Per affrontare la problematica in tutte le sue complesse sfaccettature la Prefettura di Salerno ha avviato, nello scorso mese di agosto, un tavolo trasversale, cui partecipano le istituzioni più rappresentative – tra queste in prima linea è impegnato proprio l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno – insieme alla Camera di Commercio e alle associazioni di categoria dei commercianti e degli esercenti.
Nel corso degli incontri avvenuti negli ultimi giorni, sono state poste le basi per poi siglare specifiche intese programmatiche, che saranno inserite in un apposito protocollo sottoscritto dai partecipanti al tavolo, finalizzate a rafforzare, attraverso una più stretta collaborazione con i gestori dei locali, le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento e realizzare concrete iniziative per la diffusione tra i più giovani della “cultura del divertimento sano”. La firma del Protocollo – che metterà insieme tutte le istituzioni chiamate in uno sforzo congiunto ad arginare il fenomeno della “malamovida” giovanile, aggredendolo innanzitutto dal punto di vista “culturale”, e che vede coinvolti oltre alle forze di polizia e al comune capoluogo anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, l’Ufficio scolastico provinciale e l’ASL di Salerno – sarà un punto di partenza per affrontare il tema del disagio giovanile a tutto tondo, partendo innanzitutto dalla prevenzione, atteso che il fenomeno non si manifesta solo con il consumo smodato di alcolici e sostanze stupefacenti ma anche attraverso la violenza delle “baby gang”, fino ad arrivare al pericolosissimo e subdolo cyberbullismo, favorito dalla grande facilità di accesso dei ragazzi ai social media.
Il Prefetto Russo, al termine dell’incontro, ha ringraziato le forze di polizia dell’enorme impegno profuso per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e, nel contempo, ha espresso grande soddisfazione per le iniziative messe in campo: «rinnovo l’invito a tutte le istituzioni a collaborare per combattere il degrado e il disagio che, sempre più, stanno assediando le nostre città e i nostri giovani ed auspico che sia possibile a breve mettere in campo vere e proprie attività di sensibilizzazione dei ragazzi, delle famiglie e della società civile nel suo complesso. È nostro compito diffondere la “cultura del divertimento sano”, che possa svolgersi nella legalità e in condizioni di sicurezza. Responsabilizziamo giovani e giovanissimi – sempre più disorientati e vulnerabili rispetto a stili di vita mutuati da esempi scorretti di sopraffazione e violenza fisica e verbale – a tenere comportamenti consapevoli e rispettosi del prossimo».