Pasquale Sorrentino: Equinozio d’Autunno, alla ricerca della bellezza - Le Cronache
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Pasquale Sorrentino: Equinozio d’Autunno, alla ricerca della bellezza

Pasquale Sorrentino: Equinozio d’Autunno, alla ricerca della bellezza

Di Olga Chieffi
E’ una gioiosa macchina da guerra Pasquale Sorrentino, il vicesindaco di San Giovanni a Piro, ove è assessore all’ambiente, nonchè delegato al Turismo e Promozione del territorio della Provincia di Salerno, sempre pronto all’ascolto di ogni proposta, una larga visione realizzata la sua, che saluta il suo territorio quale perla più luminosa, preziosa e frequentata del Golfo di Policastro. Lo abbiamo raggiunto nel corso del soundcheck della Nuova Compagnia di Canto Popolare che ha inaugurato ieri sera con grande successo di critica e pubblico il finale della XVIII edizione di Equinozio d’Autunno
Equinozio termine che significa cambiamento. Fine di una stagione ne inizia un’altra. Da San Giovanni a Piro il segnale è stato dato forte e sensibile in tutti i sensi dalla scelta artistica alla programmazione che praticamente ad aprile era già pronta.
“Il nostro “itinerario” è stato programmato e proposto affinché potesse generare occasioni di permanenza turistica, non solo di presenza saltuaria. Rivendichiamo con orgoglio di essere stati tra i primi in Regione Campania a presentare il cartellone eventi (nella conferenza del 20 Aprile scorso presso il Comune di San Giovanni a Piro in cui il Sindaco Ferdinando Palazzo annunciava le date del programma estivo). Solo in questo modo gli eventi hanno davvero un senso e possono costituire elemento di ricchezza. Diversamente è solo animazione, spesso rumorosa e fine a se stessa. Occorre trasformare il turismo da un “momento” a un “tempo”.
Accanto a grandi nomi (Inti-Illimani, Modena City Ramblers, Daniele Sepe, Marco Zurzolo, Foja, Rosalia Porcaro, Almamegretta, Rocco Papaleo, Massimiliano Gallo, Diego De Silva, BottArte Tharumbò, La Terza Classe, Antonio Castrignanò, NCCP, Diodato e Clementino) abbiamo ospitato, tra gli altri, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri e il giornalista Rai Giorgio Zanchini, ospiti della Rassegna “Storie in Piazza” diretta da Franco Maldonato e la Masterclasses 2023 con la Scuola d’archi, canto lirico e pianoforte, che ha visto il nostro Comune “invaso” da centinaia di musicisti da tutto il mondo per diversi stages di formazione (performance, clinics e corsi musicali) e di indotto economico, con pernottamenti per due settimane da fine agosto a metà settembre. Nei mesi scorsi, inoltre, grande visibilità internazionale con RaiStoria con i “luoghi di Ortega”, ospiti del programma Rai Telemaco e la puntata di LineaBlu dedicata al Cilento ed alla costa salernitana, che ha illustrato le ragioni del sorriso del Mare Nostrum”.
A questo punto oggi, Assessore, possiamo tirare le somme di una stagione turistica che da anni vede Scario quale regina di un turismo qualificato. Quale il segreto?
“Programmare e credere fortemente in un progetto di consapevolezza, per un Comune che integra più elementi. Il mare, con la straordinaria costa di Scario, che è il più grande attrattore turistico al mondo, i borghi di San Giovanni a Piro e Bosco, l’arte e la storia col Museo Ortega, il Cenobio Basiliano e il Santuario Pietrasanta, la montagna e il trekking per i sentieri del Monte Bulgheria. Il “luogo del cuore” FAI Pianoro di Ciolandrea Belvedere delle quattro Regioni arricchito quest’anno dalla Big Bench n. 307. Obiettivamente ho lavorato il doppio rispetto all’anno scorso, mi sono stupito quando in piena estate ho letto di disamine catastrofiste e, a mio sommesso parere, inopportune. Le analisi non si fanno mai “a partita in corso”, ma al termine della stagione per programmare la prossima “finestra”.
L’equinozio d’autunno segna un po’ il Capodanno, per la ripresa del lavoro. Sicuramente con lei c’è da citare il Gioachino Rossini de’ Il Barbiere di Siviglia, “Un vulcano la mia mente già comincia a diventare….”: la immaginiamo già a programmare un’ulteriore delocalizzazione dell’afflusso turistico nel golfo, magari per le ottobrate e l’estate di San Martino?
“Ottimo spunto e ghiotto assist che mi induce a credere che si debba superare il concetto asfittico di “alta e bassa” stagione. Dobbiamo tutti lavorare per una offerta turistica di 365 giorni l’anno. Io ho agito così nel mio Comune. Lo può fare tutta la Provincia di Salerno. È importante saper fare e fare sapere, investire in una comunicazione professionale senza scivolare nella improvvisazione. I mesi post estivi sono i più adatti al turismo culturale ed enogastromico. Se la “triade mediterranea” (frumenti, vino e olive) sarà la nostra bussola, i frutti generati saranno buonissimi. C’è da crederci”.
Viviamo tempi bui, violenti, il pensiero vola anche al giovane musicista trucidato a Napoli. Equinozio, cambiamento, si sente ancora di credere e di affidarsi alla bellezza delle Arti?
“Il brano che Diodato, stasera presenterà a Scario “Ci vorrebbe un miracolo” mira a riconciliarci con i tempi particolari che stiamo vivendo. La vile aggressione di Napoli è una ferita che sanguina ancora. Il 4 settembre nel corso dell’evento teatrale inaugurale della Masterclass “Facciamo un’opera” abbiamo ricordato Giovanbattista Cutolo e il Sindaco Pescatore Angelo Vassallo con un minuto di raccoglimento. La musica dev’essere strumento culturale e mezzo di connessione sociale, come l’arte fu per Ortega (nella raffigurazione dei Moti del 1828) e per Picasso (con l’opera Guernica). La Provincia di Salerno è protagonista di questo cambiamento e il progetto “Chiamata alle Arti” è la naturale convocazione di quanti credono in un percorso di racconto e meraviglia, in un contesto di eccellenza ambientale e turistica. Questo, ad esempio, abbiamo avviato con la Consulta Provinciale Turismo fortemente voluta dal Presidente Franco Alfieri. Partendo da chi ha deciso di vivere in questa terra diventandone, di fatto, il primo “ambasciatore” di bellezza”.