di Mario Rinaldi
Benvenuto negli “Anta”. Il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, festeggia oggi i suoi 40 anni, celebrati nella giornata di ieri insieme ad amici e parenti presso Villapiana Country House, nella sua Pellezzano, dove si è ritrovato insieme ad un centinaio di ospiti, tra parenti e amici, che hanno voluto rendere omaggio a questo importante traguardo raggiunto dal primo cittadino. Una carriera politica iniziata da giovanissimo, quando non ancora trentenne, Morra occupava già gli scranni della maggioranza di governo nel Consiglio Comunale di Pellezzano. Poi la progressiva scalata al successo, con i prestigiosi incarichi di Assessore e Consigliere Anci, fino alla consacrazione dell’elezione a Sindaco della sua città natale, all’età di appena 34 anni. Sono poi seguite le cariche di Consigliere Provinciale di Salerno con delega alla Cultura (attualmente in corso) e quella di delegato Nazionale ANCI. E una carriera che sembra essere in continua ascesa, con l’inizio di una inarrestabile scalata.
Sindaco Morra, prima di parlare dei suoi 40 anni, le chiedo: Dove vuole arrivare? E’ giovanissimo ed è stato appena confermato per il secondo mandato elettorale nella sua Pellezzano.
“Se sono qui non è solo merito delle mie capacità. Se non hai il sostegno e l’affetto della gente, della tua gente, non si va da nessuna parte. Proprio per questo motivo sento il bisogno di ringraziare, uno ad uno, tutti i pellezzanesi che hanno espresso la loro preferenza per vedermi qui, al posto di comando, per il secondo mandato consecutivo. Ringrazio anche coloro che non mi hanno votato perché, ovviamente, sono il Sindaco di tutti e la responsabilità dell’incarico che ricopro, mi impone, per dovere morale ed istituzionale, di rispondere alle esigenze di tutti, nessuno escluso.
Quindi, innanzitutto grazie ai miei concittadini per avermi offerto di nuovo questo onere e onore di essere stato eletto come Primo Cittadino di Pellezzano. Dove intendo arrivare? Non lo so. Posso solo affermare che il mio intento è quello di migliorarmi per mettere le mie competenze sempre al servizio della Comunità. Oggi il mio dovere è servire la mia Pellezzano. Ma anche se un domani dovessi ricoprire altri incarichi, posso affermare con certezza di non dimenticare mai il mio territorio di origine e di rivolgere sempre, nei confronti di Pellezzano e dei Pellezzanesi, le dovute attenzioni”.
Come si sente con questo approdo negli “anta”?
“Sicuramente più maturo. Devo ammettere che gran parte della mia maturità si è sviluppata grazie agli incarichi istituzionali sinora ricoperti.
Il senso di responsabilità che un ruolo politico impone a colui che lo ricopre riesce a fortificare spirito e mente. La politica, come suggerisce l’etimologia di questa parola, significa “tecnica di governo della società”, che tradotto in altri termini sta ad indicare la capacità di un amministratore di mettere le proprie capacità e competenze al servizio della polis, della città e dei suoi cittadini. 40 è un numero, come lo è 10 o 20. Con la differenza che esso sta ad indicare una maturazione umana, formativa e di esperienza professionale che aiuta ad affrontare con più convinzione le prove che la vita ci pone di fronte. Nel caso che mi riguarda, le prove che quotidianamente affronto sono quelle di dover garantire benessere e sviluppo ai miei concittadini con impegno, abnegazione e serietà”.
Cosa vorrà fare da grande Francesco Morra?
“Continuare a fare quello che sto facendo. Servire le persone, offrire un contributo fattivo alla crescita e allo sviluppo di un territorio. Vorrei portare Pellezzano ai livelli che merita. Anche se, bisogna ammettere, che in questi anni sono stati fatti grandi passi in avanti in termini di sviluppo e crescita con l’attivazione di tanti servizi alla persona, ai disabili, ai soggetti più bisognosi, con importanti interventi di mitigazione dal rischio idrogeologico a tutela del nostro territorio, con l’attenzione verso le tematiche ambientali e soprattutto nei confronti della scuola e dei nostri giovani, che del resto rappresentano la futura classe dirigente. Quindi, se dovessi scegliere cosa fare da grande, risponderei dicendo di continuare, oggi, a far crescere Pellezzano. Un domani, magari, contribuire a migliorare il nostro Bel Paese”.
Vuole ringraziare qualcuno in particolare?
“Innanzitutto i miei genitori. E’ grazie a loro e all’educazione che mi hanno impartito sin da piccolo se oggi posso affermare con fierezza di essere diventato l’uomo che sono.
Non posso, poi, dimenticare l’affetto e l’amore che il mio nipotino Alessandro mi ha trasmesso e che porto sempre nel cuore. Oggi, lui è un angelo che mi assiste dal cielo facendo sentire sempre la sua presenza, soprattutto nei momenti più bui. E, in ultimo, ma non per questo meno importante, un ringraziamento a tutte le persone che mi hanno accompagnato nel mio percorso di crescita umana e professionale e a tutti coloro che incontrerò in futuro. Grazie di cuore, a tutti”. Il Primo Cittadino ha festeggiato ieri, presso il Country House Villapiana a Pellezzano, con amici e parenti, attendendo lo scoccare della mezzanotte per brindare il suo atteso approdo negli “Anta”.