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di Fabio Setta
LECCE – Non era nata sotto i migliori auspici la trasferta di Lecce e il verdetto del campo ha confermato i timori e i dubbi della vigilia. Il caso Dia, quel piz- zico di delusione per la chiusura di un mercato senza botto hanno portato e forse causato una sconfitta amara con un punteggio anche severo, visto l’andamento del match, ma che deve far riflettere. La presta- zione è stata sicuramente al di sotto delle attese. Per il terzo match di fila, la Salernitana è andata in svantaggio, non riu- scendo, per la prima volta, a re- cuperare. Quella in campo in Salento non è stata certo la mi- glior Salernitana della gestione Paulo Sousa. L’assenza di Dia, spiegata da Paulo Sousa in ma- niera diversa rispetto a quanto dichiarato da De Sanctis sabato pomeriggio, ha pesato tanto, ma la sensazione è che anche col senegalese la squadra granata avrebbe comunque incontrato difficoltà. Non è stata solo colpa di Botheim, servito poco e spesso con pochi palloni facil- mente gestibili. Nella prima parte di match con Cabralesterno e Kastanos con Can- dreva la Salernitana non è mai riuscita ad alzare il ritmo o ad imporre il proprio gioco. Poco movimento senza palla con nessun giocatore ad attaccare lo spazio, la Salernitana, subito il gol a freddo a firma di Krsto- vic, ha avuto difficoltà a reagire. L’unica occasione è arrivata al 44’ quando un’invenzione di Kastanos ha liberato Candreva solo in area di rigore con Falcone bravo a respingere. C’è da dire che alla fine, facendo il computo delle occasioni la Sa- lernitana, nonostante non abbia brillato, avrebbe meritato il pareggio. Il Lecce non ha co- struito molto, chiamando all’in- tervento Ochoa solo con conclusioni da lontano. I cambi di Paulo Sousa, quello tattico tra Cabral e Kastanos dopo l’inter- vallo e poi i canonici cinque cambi a gara in corso, no hanno modificato l’inerzia del match. Martegani è entrato meno bene anche perché co- stretto a giocare a centro- campo, essendo subentrato all’infortunato Coulibaly; Ik- wuemesi ha avuto meno im- patto mentre Mazzocchi ha fatto davvero troppo poco. La sfida si è riaccesa dal 74’ in poi, quando Cabral ha colpito un palo clamoroso. Poi proprio l’ex Lazio ha avuto una clamorosa occasione a due dal termine, non centrando lo specchio su assist di Bohinen. Fiammate, strappi, nulla di più per una Sa- lernitana che dal punto di vista del gioco sembra essere troppo Candreva-dipendente. Nel corso degli otto minuti di recu- pero è arrivato anche il rigore per i salentini per fallo di mano di Cabral con Strefezza che ha battuto Ochoa andando a chiu- dere un match su cui Paulo Sousa, il suo staff e perché no la società dovrà riflettere molto. La Salernitana arriva così alla sosta con due punti in tre par- tite, tanti dubbi e situazioni da chiarire. La sosta, al netto della partenza di diversi giocatori per le rispettive nazionali, arriva davvero nel momento giusto.