Tra urla e spintoni mette in fuga il ladro: «Non c’è tutela per noi commercianti» - Le Cronache
Cronaca

Tra urla e spintoni mette in fuga il ladro: «Non c’è tutela per noi commercianti»

Tra urla e spintoni mette in fuga il ladro: «Non c’è tutela per noi commercianti»

Di Cosmo Nicolino

Ancora un tentativo di rapina in pieno centro cittadino. L’ultimo episodio si è registrato martedì sera, verso le 19 circa, in via Nizza presso il caseificio La Tramontina. In quel momento all’interno dell’attività commerciale era presente solo la titolare che ha letteralmente sbattuto fuori dal negozio la titolare, urlandogli contro e spintonando. Poi, la chiamata al 112, il numero di emergenza unico. Giunte sul posto, le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per provare ad individuare l’autore del gesto. «Questa persona è entrata all’interno del mio negozio, ha urlato di consegnare tutto il denaro in cassa ma io ho iniziato a spingerlo, strattonarlo e, fortunatamente, a mandarlo via – ha raccontato Dolores Esposito, titolare del punto vendita – Non è il primo episodio, nel mese di febbraio malviventi sono riusciti ad introdursi all’interno dell’attività commerciale portando via 550 euro, l’incasso della giornata». La donna non risparmia accuse all’amministrazione comunale e denuncia il totale abbandono in termini di controlli e presenza sul territorio di forze dell’ordine. «Lavoro anche dodici ore al giorno, a casa ho due figli. Cerchiamo di garantire il massimo ai nostri clienti e non è giusto tutto quello che sta accadendo in questa città – ha aggiunto la donna – Mi rivolgo all’amministrazione comunale affinchè si possa dar voce ai commercianti della città: le zone che non sono centrali sono abbandonate a loro stesse». La commerciante chiede l’installazione di telecamere di videosorveglianza anche per contrastare gli episodi di inciviltà che si registrano. «Potrebbe essere un modo per fermare gli incivili, ci sono persone che lasciano per strada sacchetti con deiezioni canine, non c’è alcuna tutela per noi e meritiamo una maggiore sicurezza su più fronti. In questa città non c’è nulla che funzioni e non si può andare avanti così».

Di Cosmo Nicolino