di Mario Rinaldi
Il Gruppo di opposizione del Comune di Fisciano “Impegno e Trasparenza”, guidato da Rosario Pacifico, dopo la pausa estiva, si prepara a nuove battaglie politico-istituzionale per fare chiarezza su alcuni temi scottanti che tengono banco nella cittadina sede dell’Università degli Studi di Salerno.
Dottor Pacifico, da leader dell’opposizione a Fisciano, può raccontarci gli interventi che il suo gruppo intende mettere in campo per raggiungere gli obiettivi prefissati?
“In un contesto di impoverimento collettivo costante e continuo, noi immaginiamo che creare strutture aggregative di alto livello, come ad esempio un centro congressi, la biblioteca comunale, un museo, possano essere volano di sviluppo economico e richiamo di eventi culturali utili ad arricchire culturalmente anche la nostra comunità. Un’altra azione importante è riprendere la memoria storica dell’artigianato locale attraverso la rivalutazione del Ferro e del Rame al fine di creare valore economico e non solo culturale anch’esso totalmente assente sul territorio”.
Secondo lei cosa manca a Fisciano, sede dell’Università degli Studi di Salerno, per diventare un Comune sempre più attrattivo?
“Manca un’idea di sviluppo del luogo e di conseguenza la programmazione territoriale. I ritardi, ormai diventati consuetudine, derivano dalle mancanze evidenziate in precedenza, che sommati ad un’incapacità di gestione amministrativa di questa Amministrazione, hanno ridotto il Comune di Fisciano ad amministrare sistematicamente non nel pieno dei propri poteri ma in misura nettamente ridotta. Questo modus operandi non consente alcuna programmazione di sviluppo. Abbiamo rilevato anche in consiglio comunale come questa amministrazione abbia difficoltà ad incassare e conseguentemente a poter spendere con successive ricadute sull’economia del territorio”.
Il suo gruppo, in diverse occasioni, ha posto l’attenzione soprattutto sul bilancio e sui ritardi che si sono accumulati nell’approvazione di questo importante strumento economico. Secondo lei perché si sono creati questi continui differimenti?
“Perché abbiamo una classe dirigente che non conosce la politica, non ha esperienza tecnica, né tantomeno amministrativa, la mancanza di personale ha fatto il resto. In base a quanto detto faccio un appello ai Fiscianesi affinché si inizi sin da subito a costruire un’alternativa credibile per restituire a questa comunità il ruolo che le spetta. Noi ci siamo e ci saremo”.
Altra grande problematica che affligge non solo il Comune di Fisciano, ma un po’ in generale tutti i Comuni, è quella del commercio. I rincari che si stanno registrando a causa di una inflazione che sembra non avere freni sta portando ad una contrazione dei consumi, con gran parte delle persone che preferiscono recarsi nei centri commerciali o nelle catene della grande distribuzione, determinando così una inevitabile crisi dell’economia locale. Avete qualche ricetta per invertire la rotta?
“La crisi economica spinge i cittadini al risparmio estremo per cui i centri commerciali purtroppo diventano la soluzione. Pertanto, a salvaguardia delle piccole attività commerciali (molto spesso a conduzione familiare) eviterei l’inserimento dei centri commerciali nel comune, ‘’condizionando’’ così i cittadini per comodità a recarsi nelle botteghe di prossimità che dovrebbero a loro volta essere competitivi nel rapporto prezzo/qualità. Ovviamente occorre un piano del commercio nell’ambito del piano urbanistico comunale, prevedere agglomerati abitativi in cui siano presenti parchi gioco, servizi tali da creare piccole realtà funzionali e condizionare così i cittadini ad utilizzare tutto ciò che è prossimo alle loro abitazioni”.
E’ statisticamente dimostrato un distacco dei giovani dalla politica e dalle istituzioni. Secondo lei per quale motivo? Anche in questo caso avete qualche ricetta per invertire questa tendenza?
“Forse la politica non è credibile? Sono anni che la politica non esprime più ideali, non mostra coerenza tra ciò che afferma e ciò che mette in atto.
Per questi motivi i giovani non si riconoscono e pertanto non sono interessati a svolgere un impegno in politica. Occorrerebbe a mio parere innanzitutto ritornare ai tempi in cui i partiti formavano la classe dirigente, alzando la qualità di chi guida il paese. I giovani in politica dovrebbero interessarsi soprattutto a due temi cruciali quali la salvaguardia dell’ambiente e i problemi sociali come le dipendenze perché tali problematiche sono la struttura portante della società”. Un leader dell’opposizione a tutto campo che si è dichiarato pronto a guidare la sua coalizione in quelle che saranno le scelte dell’immediato futuro.