di Erika Noschese
«Non è stato colto il senso del mio libro e la cosa più che amareggiarmi fa riflettere: manca un dibattito politico vero in questo Paese». Parla così Gabriele Cavaliere, autore di “Amalfi imperiale… storie di uomini e fascisti dalla Costa d’Amalfi”, presentato a Maiori nei giorni scorsi. Una presentazione movimentata perché alle contestazioni a mezzo stampa mosse dall’Anpi Salerno è seguita una presenza di contestatori che hanno provato più volte ad interrompere il dibattito. «Sì, mi sono state mosse contestazioni anche violente, e minacce, da parte di esponenti dell’ANPI ma non solo da loro sebbene, per stessa ammissione dell’Anpi non sanno nulla né di me né del libro, si sono limitati ad un manifesto – ha raccontato Cavaliere – Non sono uno storico ma un editore che ama raccontare storie e che ogni tanto lo fa in prima persona, scrivendo. Questo libro sta vendendo bene ed ha ricevuto due menzioni speciali all’interno del Festival Incostieraamalfitana.it e al Premio Letterario Nazionale “Città di Livorno” ma è questione di esperienza e, anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai! Il libro è un racconto storico che strizza l’occhio alla cronaca, un testo che avrebbe potuto scrivere un giornalista. Racconto storie, mi sono documento, ho studiato, intervistato, scartabellato archivi, e mi sono avvalso della collaborazione di storici del calibro dei professori Alfonso Tortora e Alfonso Conte dell’Università degli Studi di Salerno». La cronaca di quanto accaduto in quegli anni, senza alcuna presa di posizione men che meno basato su scontri dottrinali sulla figura di Mussolini. «Non ho la formazione necessaria, ho ripreso e citato fonti autorevoli e laddove possibile inserito gli articoli di giornale o manifesti, cose dette da autori ben più autorevoli da me messi insieme – ha aggiunto Cavaliere – Non c‘è mai stata la volontà di fare apologia». Cavaliere specifica anche in copertina non vi è la foto di Mussolini ma «la splendida dama assisa in trono, riccamente vestita di bruccato» raffigurata nell’antico gonfalone della città di Amalfi perché la storia è basata su Amalfi imperiale: «basta leggere la storia per capire il perché di Amalfi imperiale e il legame tra Mussolini e questa città, non servono “maestri del nulla” che possano creare equivoci su una presunta idea di inno all’impero razzista costruito con l’oppressione di altri popoli». Gabriele Cavaliere a quel punto sceglie non di replicare all’Anpi ma lancia il guanto di sfida: un dibattito pubblico per affrontare i temi della storia e conoscere davvero il libro. «Viviamo un periodo storico in cui c’è grande appiattimento. Noi della Costiera Amalfitana che abbiamo decretato l’insuccesso del fascismo perché non c’è stato un internamento, una impiccagione, nessuno mandato al confino. Ed è questo il messaggio del libro – ha aggiunto l’autore del libro – Alla presentazione del libro ci sono stati dei disturbatori, uno di loro si è ricreduto e lo ha perfino messo agli atti perché nel libro e nel dibattito di presentazione non c’è stata alcuna apologia del fascismo. È facile capire che ho calcato la mano sugli aspetti ironici delle varie vicende, sui mezzi disastri che i fascisti amalfitani combinarono in buona fede e i “signori rossi” non hanno nulla da temere eppure si è registrata una violenza inaudita su una diatriba che alla maggior parte dei cittadini non interessa». Cavaliere conferma di essere stato accusato di aver invitato solo conservatori quali il Rotary Club e membri di Forza Italia. «In verità replica Cavaliere – Io sono rotariano, mi pregio di far parte del Rotary Club Costiera Amalfitana e il mio Club non ha fatto altro che starmi vicino e patrocinare l’iniziativa, così come hanno fatto gli amici dell’Inner Weel Costiera Amalfitana, l’associazione culturale La Feluca e il Gruppo di Lettura della Biblioteca di Maiori. «Avrei invitato volentieri i rappresentanti sul territorio sia dell’Estrema Destra che della Sinistra ma non ho conoscenze dirette con alcuno dei due schieramenti. Ho però invitato al confronto le persone che mi hanno attaccato sui social media ma questi non si sono presentati. Ė venuto solo un rappresentante di un sedicente Osservatorio Salernitano Antifascista che ha attaccato violentemente non solo i relatori ma anche membri del pubblico. Lo stesso signore ha affermato che l’Anpi ha diffidato la Feltrinelli di Salerno a ritirare il libro dagli scaffali: una follia!», ha aggiunto. E allora, conclude Cavaliere, «invito ad un pubblico dibattito l’onorevole Fratoianni, in nome del quale il signore di cui sopra ha affermato di presentarsi aggiungendo, tuttavia, di prendere le distanze dall’Anpi, ma anche un rappresentate di Fratelli d’Italia, che so, l’onorevole Cirielli oppure l’onorevole Imma Vietri…Io sono qui, Amalfi Imperiale e qui!».