Cirielli: “Doverose le dimissioni di Canfora” - Le Cronache
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Cirielli: “Doverose le dimissioni di Canfora”

Cirielli: “Doverose le dimissioni di Canfora”

“Sono un garantista vero ma, francamente, un sindaco di una città condannato in via definitiva a due anni di galera per tentata concussione che resta al suo posto come se nulla fosse avvenuto, è un pugno nell’occhio di chi intende la politica come impegno e dovere civico. La concussione è il reato più odioso, perché è una sorta di estorsione commessa da un pubblico ufficiale. Dalla Schlein e dal Pd un assordante silenzio sulla vicenda del pregiudicato Sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora; silenzio che stride con la chiassosa sceneggiata che fu montata dallo stesso Partito Democratico in occasione della vicenda Montaruli, nella forma e nella sostanza meno grave, che con senso civico rassegnò le dimissioni da sottosegretario. Gli uomini di De Luca, che in maniera evidente influenza ancora le scelte del Pd nazionale, inoltre, inscenarono attacchi immondi durante gli anni della mia amministrazione della Provincia di Salerno, per vicende giudiziarie, con tanto di plateali e dolorosi arresti, finite tutte nel nulla, durante, è bene ricordarlo, la reggenza dell’allora Procuratore della Repubblica, oggi euro deputato del Pd e fido di De Luca, Francesco Roberti. Il silenzio del Pd e della Schlein sulla vicenda del pregiudicato Canfora è vergognoso”.
Lo ha dichiarato l’on. Edmondo Cirielli, Coordinatore della Direzione Nazionale di FdI.Sulla vicenda interviente anche Antonio Iannone, senatore di Fdi. “I giudici della Cassazione hanno confermato la condanna a due anni per il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, per tentata concussione. Dal Pd un silenzio ingiustificabile: nessuno che abbia il coraggio di intervenire chiedendo a Canfora di dimettersi”. Lo afferma in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania. “Come già denunciavo in quegli anni che seguivano il 2014, la gestione del Pd era tutta improntata a illeciti al fine di conseguire incarichi per uomini di De Luca. Una vergogna -conclude Iannone – che meriterebbe le scuse e l’immediata uscita di scena”